Borghi (FederModa): “Dare liquidità alle imprese del fashion”
Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia scende in campo per ribadire l’urgenza di inserire il comparto della moda nel Dl “Cura Italia” e di dare liquidità alle imprese del settore, fatto di 114.813 punti vendita e di 313.074 addetti.
In particolare, con un comunicato stampa, il presidente dell’associazione chiede “una correzione per includere il settore moda tra quelli maggiormente colpiti dalle disposizioni restrittive elencati nell’art. 61 del Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020″.
Per Borghi, inoltre, “l’annunciato quantitative easing anti pandemia, o più correttamente il PEPP – Pandemic Emergency Purchase Programme-, con la sua carica da 750 miliardi di euro di titoli da acquistare potrebbe essere un vero bazooka di liquidità anche per le nostre imprese; mitigare gli effetti devastanti del virus e dare ossigeno a un tessuto economico ormai allo stremo. L’annuncio c’è stato ma ora bisogna fare presto perché ‘Tempi straordinari richiedono azioni straordinarie’. Bene quindi la scelta della BCE di favorire l’acquisto di titoli di Stato ma anche di cambiali e prestiti a breve che, sottoscritti in momenti non sospetti, stanno oggi producendo grossi guai alle imprese, soprattutto a quelle più piccole. Va capito che se le nostre imprese sono chiuse, come da disposizione del DPCM dell’11 marzo, non è possibile vendere e quindi avere ricavi né tantomeno liquidità; abbiamo però le scadenze dei pagamenti ai fornitori, degli stipendi, affitti, assicurazioni, commercialisti, e potrei andare avanti per un quarto d’ora. Servono soldi e quelli ora ci sono, ma servono subito”