Nasce Confindustria Moda, la maxi federazione del settore
È stata presentata ufficialmente il 28 marzo a Milano Confindustria Moda la maxi federazione della moda che rappresenta l’intera filiera italiana del settore: Smi (Sistema moda Italia), Aimpes (Associazione italiana manifatturieri pellettieri e succedanei) insieme ad Aip (Associazione italiana pellicceria), Anfao, Assocalzaturifici e Federorafi per un totale di 67mila aziende del Made in Italy che sviluppano un fatturato di 88 miliardi di euro.
La federazione, presentata da Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria e dal sottosegretario allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto, sarà operativa dal 2018 ed è il risultato del Tavolo della moda istituito dal ministero dello Sviluppo economico.
Presidente di Confindustria Moda è Claudio Marenzi, già presidente di Smi dal 2013. Nel suo ruolo di guida della federazione sarà affiancato da Cirillo Marcolin, presidente di Fiamp e di Anfao in qualità di vicepresidente della federazione. Con l’obiettivo di rappresentare entrambe le anime di Confindustria moda, cioè il fashion e gli accessori, alla guida della federazione si alterneranno i presidenti di Smi e quelli di Fiamp con mandati biennali. Analoga la policy seguita per i direttori generali.
«Oggi è una giornata storica per il Made in Italy», ha affermato Claudio Marenzi. «Noi siamo l’eccellenza nel creare e far sognare i consumatori. Ma siamo anche uno dei settori trainanti del Pil italiano ed europeo e ci prendiamo il posto che ci spetta. Continueremo a dare battaglia per difendere la nostra filiera che è unica al mondo come il sapere dei nostri distretti produttivi. Ognuno di noi ha fatto un passo indietro mettendo avanti l’interesse del sistema moda, siamo riusciti a superare individualismi e diffidenze. Ora con Confindustria Moda siamo una grande squadra».
Le associazioni confederate manterranno la loro autonomia operativa in alcuni ambiti come la gestione di eventi e fiere. Resteranno poi in carica i presidenti delle singole associazioni. In questo ambito è poi prevista a luglio la nomina del successore di Marenzi, in scadenza di mandato.