Moda Made in Italy: per il 2018 il comparto punta agli 86 mld di euro (+3%). Milano regina dell’export di settore
Per la moda italiana, il 2018 potrebbe chiudersi con un fatturato di 86 miliardi di euro, in crescita rispetto agli 84 miliardi previsti per l’anno in corso. Lo ha dichiarato Carlo Capasa, presidente della Camera nazionale della moda italiana, il 6 settembre in occasione della presentazione della Settimana della Moda di Milano che inizierà il prossimo 20 settembre.
I dati raccolti e analizzati dalla Camera di commercio di Milano rivelano inoltre che nel 2016, la moda italiana ha sviluppato un fatturato export di 48,6 miliardi di euro. In particolare, lo scorso anno le esportazioni di camicie, T-shirt e biancheria intima hanno sviluppato un fatturato di 3,2 miliardi di euro (+6,1%), la maglieria con oltre 3 miliardi è cresciuta del 3,3%, le calzature con 9 miliardi segnano un +2,4%. In crescita anche tappeti e moquette (+7,6%) con 166 milioni.
Milano, Firenze e Vicenza sono le principali città esportatrici della moda italiana.
In particolare il capoluogo lombardo sviluppa un ottavo dell’export nazionale del comparto moda, in crescita del 10%. Segue Firenze con il 10,2% delle esportazioni italiane e Vicenza con l’8,9%. Questi dati emergono dallo studio “La moda italiana nel mondo-Italian fashion in the world” realizzato dalla Camera di commercio di Milano in collaborazione con Promos, la sua azienda speciale per le attività internazionali.
Oltre a Milano, leader in Italia, tra i primi 20 posti ci sono anche altre città lombarde: Como 7°, Bergamo 13°, Mantova 15°, Varese 16°. La Lombardia per incidenza sull’export nazionale del comparto si distingue in biancheria per la casa, tappeti, passamanerie, pizzi e in tessuti dove rappresenta il 40% circa e in articoli in maglieria e pelliccia (32%). Tra le province, oltre a Milano, medaglia d’oro per abbigliamento in generale, biancheria per la casa e pellicce, si distinguono Mantova prima per maglieria, Como seconda per tessuti, Brescia e Bergamo terza e quarta per filati.
Tra le prime 20 posizioni in crescita, invece, si sono anche Piacenza (+8,8%), Bergamo (+4,7%) e Venezia (+4,6%).