Format Research: per il 29% dei retailer operanti nel fashion il business migliorerà durante il 2018
Il 29,5% delle imprese al dettaglio che operano nel mercato della moda per il 2018 prevede che un miglioramento dell’andamento del business. Ma solo il 2,9% pensa di assumere nuovi addetti. Questi sono alcuni dei dati della ricerca svolta nel mese di ottobre da Format Research su un panel di 1.000 imprese della distribuzione, rappresentative del settore moda e con meno di 50 addetti.
I risultati dell’indagine sono stati presentati a Bologna il 19 novembre da Pierluigi Ascani, presidente di Format Research durante la convention di Federazione Moda Italia a cui Intimo Retail ha partecipato.
Sul fronte dei prezzi praticati dai fornitori, il 56,7% degli intervistati pensa che nel 2018 la situazione migliorerà, contro il 37,7% del 2017. Il quadro risulta meno roseo se si considera la capacità delle imprese al dettaglio di far fronte al proprio bisogno finanziario: nell’ambito del comparto moda, il 29,4% delle imprese al dettaglio è in grado di far fronte alle proprie necessità finanziarie. Un dato che solo apparentemente può sembrare soddisfacente: se si considera infatti il comparto del terziario il dato si attesta al 49,9%. Inoltre, solo per il 5,3% la capacità di affrontare le necessità finanziarie è migliorata, contro il 46,6% che hanno rilevato un peggioramento.
«Le imprese hanno fiducia, ma hanno poca liquidità», ha affermato Pierluigi Ascani durante la presentazione dell’indagine. «Sono numerose le aziende della distribuzione per le quali oggi è difficile arrivare a fine mese: spesso gli imprenditori della distribuzione moda per continuare a restare sul mercato devono attingere al loro patrimonio personale».
Sempre sul fronte finanziario, la ricerca di Format Research evidenzia che solo il 13,7% dei retailer del settore moda si rivolge a una banca per ottenere un credito. Nell’ambito di questo risultato, il 70% lo riceve per una cifra superiore o pari a quella richiesta, il 3% ottiene un importo inferiore rispetto a quello richiesto e il 16%, invece, riceve un riscontro negativo. «I dati mostrano che alla Banca si rivolge solo chi sa che può ottenere il credito», ha evidenziato Ascani.