Pagamenti: nel 2017 sale al 37,3% la quota delle imprese che rispetta i termini previsti dai contratti
Allo scorso 31 dicembre, il 37,3% delle imprese italiane ha rispettato i termini di pagamento previsti dai contratti. Il dato è in crescita rispetto allo stesso periodo del 2016 quando la quota era del 35,6%. Questi sono alcuni dei dati che emergono dall’analisi dello Studio Pagamenti Cribis, la società del Gruppo CRIF specializzata nella gestione in outsourcing di tutte le fasi del recupero credito dalla customer care al recupero stragiudiziale e giudiziale. L’analisi conferma così il trend positivo dell’anno che si è appena concluso (per vedere i risultati della ricerca relativa al 3°Q clicca QUI)
L’indagine mostra, di conseguenza, un calo delle imprese con ritardo superiore ai 30 giorni: 10,5% a dicembre 2017 contro 12.3% a fine 2016. È proprio il dato relativo ai ritardi gravi che migliora le prospettive per il futuro: dopo il forte aumento che si è verificato tra il 2013 e il 2014, quest’anno si è attestato al 10, 5%, tornando ai livelli del 2012.
Il Nord-Est si conferma l’area dove ci sono le imprese più affidabili: il 46,.1% di queste paga con regolarità i fornitori, mentre i ritardi gravi sono solo il 6,4%. Maggiori difficoltà invece per le aziende dell’area Sud e Isole dove la media dei pagamenti puntuali è il 24%. Il Veneto è la regione più virtuosa (47,5% di puntualità) seguita da Emilia-Romagna e Lombardia.
Tra i settori si distingue quello dei servizi finanziari, con il 48,2% delle imprese che paga alla scadenza, bene anche le imprese del settore industriale e produttivo. Per quanto riguarda il commercio al dettaglio invece, l’effetto della crisi si fa sentire più che in altri settori con una quota di ritardi gravi superiore al 16%.