Contraffazione: la Guardia di Finanza sequestra 450mila articoli di abbigliamento intimo con false etichette Made in Italy
Continua la guerra alla contraffazione. La Guardia di Finanza di Torino ha sequestrato 450mila i capi di abbigliamento intimo prodotti in Cina, ma venduti in Italia corredati di etichette indicanti la scritta Made in Italy.
Il sequestro ha coinvolto otto depositi dislocati tra Cernusco sul Naviglio (Mi) e Agrate Brianza (Mb). L’indagine anti-contraffazione è partita da Torino per approdare in Lombardia. Nel capoluogo piemontese, le Fiamme gialle nei giorni scorsi hanno sequestrato merce contraffatta: sugli imballaggi degli articoli erano infatti state riportate false indicazioni sulla provenienza e sull’origine italiana dei prodotti. Sulla biancheria c’erano anche etichette con la bandiera tricolore che enfatizzavano la qualità dei tessuti. Ma la merce proveniva dalla Repubblica Popolare Cinese.
Da questo primo sequestro le indagini hanno portato i finanzieri torinesi in Lombardia. Gli articoli sono stati sequestrati per frode in commercio. Il valore commerciale dei prodotti contraffatti è di qualche milione di euro. Quattro gli imprenditori di origine cinese che, oltre a essere stati sanzionati per migliaia di euro, sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria torinese per frode in commercio.
Pochi giorni fa, però, la Procura della Repubblica di Torino ha permesso alle aziende coinvolte, che hanno comunque riconosciuto le ingannevoli indicazioni merceologiche poste sulla merce, di poter riprendere l’attività commerciale previa rimozione della falsa etichettatura.