La Perla non paga l’affitto: rischio sfratto per la boutique monomarca di Hong Kong di cinque piani
La Perla rischia lo sfratto a Hong Kong. La società proprietaria dello spazio, la Century Creations, in cui si trova la boutique monomarca situata a Causeway Bay ha infatti denunciato il mancato pagamento dell’affitto per una cifra pari a 1,18 milioni di dollari Usa pari a 9,21 millioni dollari di Hong Kong .
La scorsa settimana, gli avvocati di Century Creations con una nota nota depositata all’Alta Corte, hanno reso noto che La Perla Far East non ha pagato l’affitto per due mesi per il negozio di cinque piani situato a Causeway Bay. Anche il garante finanziario di La Perla, SMS Finance SA, è stato coinvolto nell’azione legale poiché alla società è stato chiesto di pagare un deposito di 31 milioni di dollari Usa.
Al 21 febbraio, la maison italiana non ha ancora risposto alle richieste avanzate dai legali rappresentanti di Century Creations. Attualmente, a Honk Kong, La Perla gestisce quattro boutique monomarca tutte situate nelle zone commerciali di fascia alta. Dal gennaio 2016, quando la maison ha aperto lo store di Causeway Bay di 8.mila mq, sul mercato locale la notorietà del brand è aumentata notevolmente.
Inizialmente, il contratto di locazione prevedeva che La Perla avrebbe pagato un affitto mensile di 7,5 milioni di dollari HK per un periodo di cinque anni da settembre 2015 a settembre 2020. Le due parti hanno successivamente accettato un affitto mensile ridotto di 5 milioni di dollari HK da aprile 2017 ad aprile 2018. Ma nella parte finale del 2017, si sono verificate delle difficoltà: solo dopo che gli avvocati della Century Creations hanno scritto a La Perla, la maison ha pagato l’affitto di dicembre 2017, mentre quello di gennaio 2018 è rimasto insoluto e il proprietario ha affermato di non aver ricevuto alcun pagamento a febbraio.
Infatti, nel documentato depositato all’Alta Corte il contratto di affitto viene disdetto.
La notizia è stata pubblicata da diversi quotidiani online asiatici tra cui il South China Morning Post.