La spesa dei retailer italiani per l’innovazione digitale è pari al 21% del fatturato
Nel 2018, i top retailer per fatturato presenti in Italia hanno destinato all’innovazione digitale una spesa complessiva pari al 21% del loro fatturato, contro il 20% del 2017.
A livello di macro-processi, nel 2018 cresce in modo importante l’interesse dei retailer italiani nello sviluppo di innovazione digitale a supporto della customer experience nel punto vendita fisico.
Tuttavia, le innovazioni di back-end anche nel 2018 sono state mediamente più adottate o implementate rispetto a quelle front-end: chioschi, totem e touch point, sistemi di sales force automation o di online selling in punto vendita e sistemi di self check-out nel 41% dei casi circa sono state sperimentate su un numero limitato di punti vendita, senza un’estensione dell’adozione sull’intera rete.
Queste sono alcune delle evidenze emerse dalla quinta edizione dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail, presentato il 6 febbraio, e promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano.
Per la ricerca sono stati analizzati i primi 300 retailer per fatturato presenti in Italia e, grazie a una collaborazione con Confesercenti, altrettante imprese al dettaglio di piccole e medie dimensioni.
In particolare, nel 2018 gli investimenti back-end sono stati focalizzati su sistemi per l’accettazione di pagamenti innovativi con il 33% del campione, soluzioni a supporto della fatturazione elettronica e dematerializzazione (27%), soluzioni di CRM e sistemi di cassa evoluti e mobile POS (24%).
Seguono sistemi di sales force automation o di online selling in punto vendita e soluzioni di Wifi in store (22%), sistemi per l’accettazione di couponing e loyalty (21%), sistemi di monitoraggio dei clienti in store e sistemi di business intelligence analytics con il 19% e digital signage e vetrine intelligenti e interattive con il 16%.
Nei diversi comparti merceologici, si notano delle differenze nell’adozione di sistemi di innovazione digitale.
Nell’abbigliamento, ad esempio, il focus è sullo store: soprattutto nel lusso la boutique rimane il punto privilegiato per un’esperienza multisensoriale di scoperta del prodotto.
Nel settore si introduce innovazione digitale per l’accettazione di pagamenti innovativi (44%) e sistemi di cassa evoluti e mobile POS (39%), e per personalizzare il percorso di acquisto, grazie a sistemi di sales force automation o di online selling in punto vendita (39%).
Per il futuro l’85% dei retailer, invece, vuole potenziare l’investimento in innovazioni digitali in negozio, con un coinvolgimento del visitatore costante rispetto agli anni precedenti. In particolar modo, il 36% del campione è interessato a chioschi, totem e touch point e a sistemi per l’accettazione di pagamenti innovativi, il 34% a sistemi di sales force automation o di online selling in punto vendita e sistemi di cassa evoluti e mobile POS, il 33% a sistemi per l’accettazione di couponing e loyalty e il 31% a sistemi di indoor positioning.
Il 70% dei retailer dichiara invece di voler concentrare gli investimenti futuri in soluzioni volte al miglioramento dei propri processi interni. Nello specifico il 34% del campione mostra interesse verso soluzioni di CRM, il 27% verso sistemi di tracciamento dei prodotti tramite RFId e sistemi ERP e il 25% verso sistemi di monitoraggio dei clienti in store e soluzioni di business intelligence analytics.