Abbigliamento: nel 2018 in Italia consumi a -2,5%
Nel 2018, in Italia le vendite di abbigliamento segnano un trend negativo del -2,5% a fronte di una media europea al -1,9%. La situazione in Italia è ancora più allarmante se si guardano i risultati delle reti fisiche (-5,1%). Il mercato interno è sostenuto dal canale online che mostra una dinamica di crescita ancora molto forte al +21% rispetto al 2017, raggiungendo una quota del 12%. Nell’e-commerce, l’Italia sta progressivamente recuperando posizioni e ha raggiunto quasi la quota della Francia.
Sono questi alcuni dei dati presentati al convegno di Sita Ricerca “Scenari e Previsioni 2019 per il Fashion System” svolto lo scorso 29 maggio a Milano.
Nel primo quadrimestre del 2019, invece, si è registrato un -2,7% e il maggio molto piovoso peggiorerà il trend. Nello stesso periodo gli shopping mall, che detengono il 40% di quota, cedono il passo. L’online continua a crescere a doppia cifra.
Partendo da queste premesse si ipotizza una chiusura di anno 2019 al -1,8% con un lieve recupero nella seconda parte dell’anno. Bisognerà aspettare il 2020 per arrivare ad una situazione di maggiore tenuta dei consumi di abbigliamento delle famiglie.
Durante la giornata, Paolo Zani di Sita Ricerca, ha anche annunciato alcune novità che interesseranno l’istituto di ricerca. In particolare, il Fashion Retail Panel Club, la rilevazione settimanale del sell out e del traffico dei principali retailer italiani e stranieri compie un anno. Dopo una fase di start up, il club punta al raddoppio degli aderenti. Invece il Fashion Consumer Panel, ovvero il tracking trentennale dei consumi fashion di Sita, si rinnova grazie a un nuovo sistema di rilevazione dei consumi fashion degli italiani, ovvero una app friendly che registra quotidianamente i consumi oltre a nuove informazioni legate all’esperienza di acquisto.
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