Castel Goffredo: chiuso l’ennesimo laboratorio cinese per il confezionamento di calze
A Castel Goffredo, capoluogo del Distretto della Calza, proseguono le attività della task force voluta dal Prefetto e dal comando provinciale dei Carabinieri per combattere il lavoro nero e lo sfruttamento.
Sulla base di quanto pubblicato dalla Gazzetta di Mantova, il 13 novembre è stata sospesa l’attività di un laboratorio specializzato nel confezionamento di calze gestito da tre imprenditori cinesi.
Al momento dei controlli, nel laboratorio erano presenti 28 macchine per il confezionamento di calze e circa 10mila paia di collant in fase di lavorazione. Per quel che riguarda gli addetti, erano presenti 17 lavoratori, tutti cittadini cinesi, di cui otto senza regolare contratto di lavoro.
I macchinari sono stati sequestrati dai Carabinieri insieme alle calze: il valore complessivo di merce e tecnologia è di circa 500mila euro. Sia la titolare del laboratorio sia il suo collaboratore sono stati arrestati per i reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. La terza persona coinvolta nell’attività, assente al momento del blitz, è stata deferita a piede libero per le medesime violazioni penali.
L’operazione è stata svolta dai Carabinieri delle stazioni di Castel Goffredo, Castiglione delle Stiviere e Asola, in collaborazione con il Nucleo carabinieri dell’ispettorato al lavoro di Mantova, coadiuvati dagli ispettori dell’Inps e dell’Inail e dalla polizia locale di Castel Goffredo, coordinati dal comandante della compagnia, il tenente colonnello Simone Toni.