Blockchain: Sistema Moda Italia partner del progetto pilota del Mise
“L’uso della Blockchain nella tutela del Made in Italy” è il nome del progetto sperimentale sostenuto dal ministero dello Sviluppo economico e nato dalla collaborazione con Sistema Moda Italia (SMI), presentato il 14 novembre a Roma, alla presenza del ministro Stefano Patuanelli e del presidente di SMI, Marino Vago.
Fin dai primi anni 2000 il sistema associativo aveva indicato la tracciabilità come obiettivo importante per la trasparenza volontaria dell’offerta dell’industria nei confronti del consumatore finale.
Lo studio di fattibilità realizzato con IBM ha dimostrato che la Blockchain può essere una tecnologia in grado di soddisfare tutte le esigenze della filiera, come la necessità di preservare il know-how elevato del settore, utilizzando standard comuni di comunicazione e garantendo la sicurezza nello scambio dei dati.
«La tracciabilità su blockchain può rappresentare davvero per il Made in Italy un efficiente strumento di tutela e valorizzazione soprattutto per le PMI, in un contesto di mercato in cui serve sempre di più raccontare la storia e l’anima del prodotto», ha affermato Vago. «Per questo dobbiamo passare rapidamente alla fase di sperimentazione sul campo delle concrete applicazioni della blockchain, favorita dal sostegno pubblico e agganciata agli standard più diffusi da anni a livello europeo e nazionale come il sistema digitale di comunicazione intrafiliera eBIZ. Se dovessi immaginare il futuro sistema di tracciabilità basato su blockchain per la nostra filiera, lo descriverei come un sistema volontario, ma standardizzato. Con una definizione di un set di informazioni come l’indicazione obbligatoria dei luoghi di realizzazione almeno delle fasi di filatura, tessitura, nobilitazione e confezione, un sistema che garantisca la veridicità delle affermazioni verso i consumatori con un’alta affidabilità. Lo immagino come un’autostrada dove non viaggino solo veicoli privati, ma anche convogli pubblici, cioè un ecosistema in grado di gestire procedure documentali di rilievo giuridico: legislazione doganale, legislazione ecotossicologica, proprio nell’ottica della semplificazione del mestiere di fare impresa».