Nel 2019 sostenibilità è la parola più cercata online dai fashion addicted
Sostenibilità e inclusività, nel 2019 sono queste le due parole più ricercate online dai fashion addicted e non solo. Il dato emerge dal report Year in Fashion 2019 di Lyst, il motore di ricerca fondato a Londra nel 2010 da Chris Morton e Sebastjan Trepca.
L’indagine considera gli acquisti, le domande, le pagine visualizzate, incluse le menzioni sui social e la risonanza mediatica a livello mondiale generate dai trend e dai brand più apprezzati nel corso del 2019 ed è realizzata analizzando 200 milioni di ricerche online a livello globale, considerando oltre 12mila store online monomarca e multi brand per più di 6 milioni di prodotti moda venduti.
Dal Year in Fashion 2019 emerge che quest’anno le ricerche per gli argomenti connessi alla sostenibilità hanno raggiunto una media di 27mila ricerche al mese, in crescita del 75% rispetto al 2018. Il trend è in aumento anche per quel che riguarda le ricerche di materiali sostenibili: +102% per l’econyl, +52% per il cotone organico, +130% per il repreve e +42% per il tencel.
L’altra parola particolarmente ricercata è inclusione: nel 2019, i fashion addicted hanno cercato una moda che rispecchiasse i bisogni e i gusti di diverse comunità. In merito le ricerche di articoli versatili e semplici sono aumentate, rispettivamente, dell’80% e del 90%. Nel 2019 si è verificato anche un incremento del 52% nelle ricerche di termini riferiti a una moda “neutrale” e “unisex”.
Dall’indagine emergono anche i prodotti e le tendenze più apprezzate nel corso dell’anno. E nell’ambito di queste ricerche uno spazio spetta anche al comparto dell’intimo. A
d esempio, nel 2019, la richiesta di body e calzamaglie è cresciuta complessivamente dell’83%. Kim Kardashian e Kanye West hanno lanciato una controversa linea di shapewear. La collezione primavera-estate 2020 di Tom Ford ispirata allo sportswear ha aggiunto un tocco glamour a questa categoria di abbigliamento.