Alibaba si presenta alle PMI italiane come il canale giusto per crescere in Cina
Il 26 novembre, Alibaba ha organizzato per le PMI italiane l’incontro “Business and IPR Protection Summit”. In scena alla Luiss di Roma, l’ evento è stato organizzato in collaborazione con i ministeri dello Sviluppo Economico e delle Politiche agricole, l‘Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, la Guardia di Finanza, Confindustria Moda, Indicam (Associazione Italiana per la Lotta alla contraffazione) e Sace-Simest.
Nel corso del meeting, la piattaforma cinese fondata da Jack Ma si è presentata alle imprese italiane come lo strumento privilegiato per entrare nel mercato digitale cinese: un comparto che vale 2 trilioni di dollari e cresce a ritmi costanti. Nell’ultimo trimestre, ad esempio, l’incremento registrato è stato del 17%.
Non sono da meno i numeri relativi ad Alibaba: il giro d’affari è di 853 miliardi di dollari, mentre il numero di clienti è di 700 milioni. Non è superfluo ricordare che l’80% di loro ha meno di 35 anni.
Con queste cifre, Alibaba è la più grande compagnia asiatica dell’e-commerce anche grazie all’offerta di servizi diversi e complementari: oltre al sito omonimo B2B, la piattaforma propone due e-commerce B2C, Tmall e Aliexpress e alcuni social come Weibo, simile a Twitter e YouKu, l’analogo cinese di YouTube, a cui si deve aggiungere la piattaforma per i pagamenti Alipay.
In un contesto simile, le opportunità per le imprese italiane sono notevoli, anche perché è noto che il consumatore del Paese asiatico cerca e apprezza i prodotti Made in Italy. In particolare, sulla principale piattaforma B2C (Tmall) di Alibaba sono già presenti 300 negozi di aziende italiane. Qui stanno ottenendo riscontri positivi i marchi emergenti della moda e della cosmesi italiana: i giovani cinesi infatti sono molto interessati a marchi di nicchia e all’innovazione.
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