Biancheria Intima: nel 2019 scende a 1.589 il numero di imprese attive in Italia
In Italia sono 2.357 le imprese specializzate nella produzione di biancheria intima e di calzetteria. Più precisamente allo scorso 30 settembre, i produttori della prima categoria merceologica erano 1.589, mentre il numero dei calzifici era di 768. In entrambi i casi, il dato è in calo rispetto al 2018.
Sono invece 25.527 gli addetti che lavorano in questi due settori: in questo caso, invece, il numero è in crescita rispetto al 2018 quando le imprese di biancheria intima e i calzifici, insieme, davano lavoro a 25.292 addetti.
I dati sono stati diffusi il 24 gennaio dalla Camera di Commercio di Pistoia, l’ente che organizza Immagine Italia, a una settimana dall’apertura della 13° edizione della manifestazione in scena a Firenze negli spazi di Fortezza da Basso dall’1 al 3 febbraio.
La Lombardia con 392 imprese si conferma la regione con il maggior numero di attività specializzate nella produzione di biancheria intima: il dato è pari al 24,7% del totale Italia. Seguono la Puglia (311 imprese, il 19,6% del totale) e la Campania (169 imprese, il 10.6%). La Toscana si trova al quarto posto con 116 imprese attive seguita dal Piemonte (102) e dal Veneto (97).
Anche nel comparto della calzetteria a farla da padrona è la Lombardia con 496 imprese attive (il 64,6%). Seguono la Puglia (113 imprese, il 14,7%) e la Toscana con il 4,3% e 33 imprese.
Nonostante la contrazione del numero delle imprese attive, valore il peso delle esportazioni di questi settori rimane considerevole. Nel settore della biancheria intima, nel periodo gennaio-settembre 2019 a livello nazionale sono state esportate merci per un valore di quasi 2 miliardi e 900 milioni di euro: l’incremento è del 6,2% rispetto al 2018 e del 7,6% rispetto al 2017.
I principali paesi di sbocco per la biancheria intima Made in Italy sono la Germania, che rappresenta il 10,7% dell’export, in crescita del 3,7%, seguita da Francia (9,8%, +2%), Spagna (8%, +5,6%), Regno Unito (9,9%, +19,1%) e Svizzera (6,7%, -0,2%). Interessanti i risultati registrati nei paesi dell’area Brics che rappresentano l’8,2% dell’export, con un incremento dell’11,2%. Notevole anche l’export verso l’Asia nel suo complesso (17,2% del totale esportato con un aumento del 10,3%), mentre nei primi nove mesi del 2019 crescono del 6,8% anche le esportazioni verso gli Stati Uniti del 6,8%.
Per quanto riguarda invece la calzetteria, nel periodo gennaio-settembre 2019, a livello nazionale sono state esportate merci per un valore di quasi 508 milioni di euro, con un calo rispetto allo stesso periodo del 2018 pari al 5,4%. I mercati di riferimento sono quasi esclusivamente in Europa, che riceve il 92% dei flussi e che vede calo del valore esportato pari al 6%.