Madiva presenta il progetto green MadivaEcoFuture
Si chiama MadivaEcofuture, il nuovo progetto del Maglificio Madiva. Presentato al Salon International de la Lingerie, sarà al centro dello stand dell’azienda piemontese anche a Immagine Italia.
Più precisamente, il progetto ruota intorno a tre differenti tipi di tintura ecologiche, ecosostenibili e a basso impatto ambientale: tintura a freddo, con frutta e verdura e con la pura terra.
Queste tecniche, oltre a rispettare, l’ambiente riducono i rischi di irritazione della pelle: quasi tutte le forme di allergia, di intolleranza e di irritazioni cutanee, infatti, sono dovute agli elementi chimici presenti nelle fibre.
Grazie al progetto, MadivaEcoFuture, l’azienda è il primo produttore di abbigliamento intimo a utilizzare sistemi di tintura con frutta e verdura: una tecnica naturale particolarmente adatta per i tessuti utilizzati per confezionare capi che sono a contatto diretto con la pelle come, ad esempio, la biancheria e la maglieria intima. Nella tintura con frutta e verdura, il procedimento tintoriale non genera liquami chimici di scarto.
La tintura a freddo, invece, è un processo ecosostenibile e a bassissimo impatto ambientale: sebbene utilizzi i coloranti reattivi, riduce infatti al minimo la produzione di vapore acqueo, l’impiego di acqua, garantendo un risparmio idrico del 95% e il consumo di energia elettrica, assicurando un risparmio dell’80%.
Infine, il progetto MadivaEcoFuture include la tintura con pura terra: anche questo è un sistema ecosostenibile, ecologico e naturale poiché i capi sono tinti con il pigmento ricavato dalla terra. Per questa tecnica di tintura Madiva utilizza solo terra che in natura si presenta allo stato solido, proveniente da Africa, Mongolia e sud America. Quella proposta dal maglificio è una tintura molto delicata e poco aggressiva sui tessuti: il pigmento rilasciato sull‘indumento non supera mai il 2 o il 3% di quello contenuto nella pura terra.
Al momento, le tre tecniche di tintura sono utilizzate su alcuni capi basic in cotone e lana/seta. Infine, da metà gennaio è online il sito www.madivaecofuture.it, dedicato al progetto per favorirne la diffusione e la comprensione da parte degli operatori di mercato e del consumatore finale.