L’americana Macy’s pronta a chiudere 125 store in tre anni
Sono 125 gli store che il gruppo americano Macy’s intende chiudere nel prossimo triennio. Di questi, 29 verranno chiusi già nel corso del 2020. L’azienda, a cui fanno capo le insegne Macy’s e Bloomgindale’s, lo ha comunicato nella giornata del 4 febbraio quando ha presentato un piano strategico per stabilizzare i profitti e garantire la crescita del gruppo che, attualmente, conta 680 store.
La chiusura dei punti vendita porterà fuori dall’azienda 2mila dipendenti, pari al 10% del totale. Gran parte delle superfici coinvolte nel piano di ristrutturazione sono situate nel Midwest e nel Sud degli States, oppure in città minori della Florida e dello stato di New York: segno che l’azienda intende concentrarsi sulle aree più ricche e dinamiche del Paese e quelle più turistiche.
Il piano triennale prevede anche la chiusura di alcuni uffici: l’headquarters, ad esempio, si trasferirà da Cincinnati a New York, nell’edificio di Herald Square, dove arriverà anche il centro e-commerce, che attualmente è situato a San Francisco. Con questo programma Macy’s punta a risparmiare circa 1,5 miliardi di dollari entro il 2022, a fronte di ricavi previsti per 23,2-23,9 miliardi.