Moda donna: nell’A/I 2018-19 la quota delle catene sale al 47,7%
Nel corso dell’A/I 2018-19, in Italia il sell out dei prodotti del tessile-abbigliamento è stato caratterizzato da trend negativi sia a valore (-3,1%) sia a volume (-2,4%).
In questo quadro, i prodotti donna hanno riportato una flessione in linea con la media registrata dal settore più in generale con una variazione pari al ‐3,2%, un valore migliore rispetto a quello dei prodotti uomo (-5,3%).
Questi sono i dati che emergono dalle rilevazioni di Sita Ricerca, diffusi da Sistema Moda Italia alla vigilia dell’apertua di Super, relativi alla moda femminile durante l’A/I 2018-19.
Tra le varie categorie di prodotto, l’unica caratterizzata da segno positivo (cosi come nell’A/I 2017‐18) è la camiceria che riporta un +1,7%. Durante l’A/I 2018-19 è in calo anche il sell out della confezione e della maglieria che rivelano, rispettivamente, una riduzione del 4,1% e del 2,4%. La confezione resta, comunque, preponderante, assorbendo il 56,9% del sell‐out a valore; seguita dalla maglieria al 34,9%.
Sul fronte dei canali di vendita, durante l’A/I 2018-19, dopo la battuta d’arresto della precedente stagione invernale (‐1,9%), in Italia le catene mostrano una crescita del sell out del 2,1%. Si confermano così primo canale per la moda donna con una quota a valore 47,7%.
La Gdo cala complessivamente del 5,5%. Si muovono in contro tendenza i Grandi Magazzini, che vedono aumentare le vendite del 3,3%, anche loro grazie a confezione, maglieria e camiceria.
Se nell’autunno/inverno 2017-18 le vendite online avevano riportato un calo dell’1,7%, l’anno successivo mostrano una dinamica di crescita assai vivace, pari al +36,4%. Con l’A/I 2018-19, quindi, l’e-commerce porta così la sua quota nella moda donna al 9,8%: 2,8 punti di quota in più rispetto alla stagione invernale precedente. Con questi numeri supera così il dato medio stagionale per il complesso del Tessile‐Moda pari al 7,3%.
Nel periodo monitorato, il dettaglio indipendente risulta interessato da un nuovo peggioramento e segna una flessione del ‐12,2%. La sua quota di mercato passa, pertanto, al 19,5%. L’indipendente vede una contrazione delle vendite trasversale a più prodotti, con l’eccezione della sola maglieria pesante (+1,3%). Infine, si mantengono in flessione su toni sostenuti le vendite sia presso gli outlet sia presso gli ambulanti.