Feel the Yarn: selezionate 22 scuole e 34 aziende per l’11° edizione del contest
Anche per il 2020, Feel the Yarn – The Contest, il concorso dedicato alla scoperta di nuovi talenti nel campo della maglieria, organizzato da Consorzio Promozione Filati (CPF) e da Pitti Immagine Filati, e curato da Ornella Bignami, si propone di mettere in relazione scuole di moda internazionali, studenti/designer e aziende, creando un circolo virtuoso per dare ai futuri stilisti l’opportunità di perfezionare le loro competenze sul campo e alle imprese dei filati l’occasione di intercettare nuovi talenti della maglieria.
Gli organizzatori hanno già selezionato le 22 scuole internazionali di moda cui faranno capo gli studenti che prenderanno parte al Contest e hanno identificato le 34 aziende che forniranno i filati per la realizzazione degli outfit presentati durante Pitti Immagine Filati, in scena a Firenze dall’1 al 3 luglio. Feel the Yarn si concluderà infatti nel corso di un evento collaterale alla kermesse fiorentina. Dei 98 studenti indicati da 24 scuole internazionali che hanno manifestato interesse al progetto, una commissione composta da membri di CPF e di Pitti Immagine Filati ne ha selezionati 34 iscritti a 22 istituti.
A fare la parte del leone sono le scuole italiane (Accademia del costume e della Moda; Istituto Marangoni; NABA – Nuova Accademia; Polimoda; Politecnico di Milano – Scuola di Design), seguite da quelle francesi (Ecole Duperré Paris; Esmod International- Enseignement Supérieur Privé; Institute Français de la mode; L’école de la Maille de Paris;) dalle scuole inglesi (Kingston School of art; Royal College of art; University of Brighton) e dalle tedesche (Hochschule Niederrhein; Hochschule Trier).
Ma al contest partecipano anche istituti irlandesi (NCAD National College of Art & Design), finlandesi (Aalto University), danesi (DK – Designskolen Kolding), svizzeri (Hochschule Luzern), spagnoli (ESNE University School of Design, Innovation and Technology), israeliani (SHENKAR – Engineering. Design. Art), taiwanesi (USC Shih Chien University, non direttamente partecipanti), cinesi (BIFT – Beijing Institute of Fashion Technology), giapponesi (Bunka Fashion College;) e sud coreani (Hanyang Women’s University, non direttamente partecipanti).
“Nato nel 2010 oltre a essere un appuntamento fortemente rappresentativo delle diverse iniziative che poniamo in essere ogni anno, Feel the Yarn – The Contest è un elemento di valore per i giovani e per le aziende”, spiega il Presidente di CPF Federico Gualtieri. “In un’ottica di crescita e sviluppo professionale per i designer e imprenditoriale per le aziende è infatti un utile strumento di interconnessione: le filature possono conoscere futuri stilisti che, grazie alla freschezza delle loro idee e al loro approccio 4.0, possono concorrere a dare linfa creativa; gli studenti possono comprendere gli step che si nascondono alle spalle della materia prima usata nelle loro realizzazioni”.
Una contaminazione di valore che va oltre il gap generazionale e parla la lingua della collaborazione. “A seguito dell’abbinamento dei singoli studenti alle aziende i designer contatteranno direttamente le filature per avere le cartelle colori degli articoli e dei filati disponibili. Fatta la scelta dei materiali da utilizzare ed effettuato l’ordine, i ragazzi proseguiranno creando gli outfit per il contest”, spiega la curatrice del progetto Ornella Bignami.