Lise Charmel in amministrazione controllata ‘tecnica’, dopo un cyber attack
Dallo scorso 27 febbraio, il gruppo Lise Charmel è in amministrazione controllata. Ma, come si legge in una nota stampa diffusa dall’azienda, si tratta di una misura tecnica, necessaria per proteggere la società dalle pressioni finanziarie per continuare a lavorare con tranquillità, dopo aver affrontato una situazione di emergenza.
Lo scorso 8 novembre, infatti, Lise Charmel è stata vittima di un grave attacco informatico. Così, nel periodo dell’anno fondamentale per lo sviluppo del suo giro d’affari, la maison, le cui creazioni si collocano nella fascia premium del mercato, nel giro di poche ore è stata paralizzata: tutti i dati relativi agli uffici francesi e a quelli esteri sono stati criptati da un programma informatico denominato ransomweare.
I 1.150 collaboratori del gruppo in tutto il mondo – 400 nella regione di Lione – sono stati tutti bloccati.
Come ogni attacco informatico, per ottenere la chiave che avrebbe permesso di decifrare i dati, al gruppo capitanato dalla famiglia Daumal è stato chiesto il pagamento di un ingente somma di denaro in moneta virtuale. Ma l’azienda ha deciso di non cedere al ricatto finanziario e ha investito con successo nel completo ripristino dei propri sistemi informatici grazie al coinvolgimento dei propri team e dei fornitori di servizi.
Una scelta che, in un contesto economico instabile sia per quanto riguarda il mercato francese, dove le manifestazioni dei mesi autunnali che hanno interessato i centri cittadini hanno avuto inevitabili ripercussioni sui punti vendita, sia all’estero, ha reso necessario che il gruppo si desse il tempo di risincronizzare le sue attività.
Per questo Lise Charmel ha scelto di porsi sotto la protezione del Tribunale Commerciale di Lione chiedendo l’amministrazione controllata che, come ha dichiarato Olivier Piquet, Ceo del gruppo, durante diverse interviste rilasciate agli organi di stampa francesi, è “Soprattutto tecnica: per proteggerci dalle pressioni finanziarie in un momento in cui vogliamo recuperare il nostro ritardo di produzione e di consegna, andare avanti e lavorare con tranquillità. Tutti i nostri partner, produttori e clienti, che hanno formato una catena di solidarietà, ne sono consapevoli e ci sostengono”.
Le misure adottate permetteranno quindi al gruppo francese di consegnare le collezioni nel pieno rispetto dei tempi previsti sia in Francia sia all’estero, Italia inclusa.