#iorestoinazienda, la protesta di Cimmino (Yamamay) contro i ritardi del Governo
Gianluigi Cimmino, Ceo di Pianoforte Holding, la società proprietaria di Yamamay, Jaked e Carpisa, torna a far mettere sotto i riflettori le difficoltà che l’industria del tessile moda sta affrontando in questo periodo di emergenza a causa della pandemia di Covid-19.
Da questa notte, infatti, Cimmino, insieme ad altri imprenditori ‘occupa’ la sua azienda per protestare contro i ritardi e le misure del Governo per favorire la ripartenza delle attività economiche.
“Io resto a casa? Macché: io resto in azienda”, spiega in una nota stampa diramata il 7 maggio. “Se il Governo non metterà in campo misure di sostegno alle imprese, se non arriveranno finalmente i soldi promessi, e cioè la cassa integrazione per i dipendenti e il sostegno a fondo perduto per le aziende, saranno i nostri dipendenti a dover restare a casa per sempre, a non avere più un posto di lavoro”.
Al malcontento provocato dalla lentezza con cui il Governo sta mantenendo fede agli impegni annunciati, si sono aggiunti due fattori che hanno spinto Gianluigi Cimmino ad avviare questa protesta: il suicidio del piccolo imprenditore napoletano Antonio Nagaro, oppresso dalle conseguenze della crisi economica legata al Coronavirus e alcuni dettagli del nuovo decreto del Governo.
“L’ultima idea geniale è quella della ministra Nunzia Catalfo: pagare gli stessi stipendi lavorando meno ore. Cioè il contrario rispetto a quello che servirebbe: detassare gli straordinari e abbassare il costo del lavoro per renderci competitivi. Invece no, vogliono un esercito di stipendiati senza fare nulla, che, ovviamente dovrebbero poi votare per i partiti di Governo. Allora voglio lanciare l’hastag #iorestoinazienda. Insieme ai miei amici imprenditori che hanno a cuore le loro aziende e il futuro dei loro dipendenti, resteremo nelle nostre aziende stanotte e poi ancora fino a quando non vedremo i fatti seguire alle parole, fintanto che non arriveranno le risorse per la cassa integrazione e i contributi per sostenere le spese di questi mesi di chiusure forzate. Non vogliamo essere costretti a chiudere da un Governo. Voi state pure a casa, #iorestoinazienda”.
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