Lyst Report: in un anno, a +65% le ricerche online di costumi sostenibili
Dall’inizio del 2020, sulla piattaforma globale Lyst, la ricerca di parole chiave legate alla sostenibilità è aumentata del 37%. Inoltre, la media mensile di ricerche è passata da 27.000 del 2019 alle oltre 32.000 del mese di maggio. Negli ultimi tre mesi, le ricerche di “moda upcycled” sono cresciute del 42%. Allo stesso tempo, da novembre, la domanda di capi di moda “di seconda mano” e “usati” è aumentata del 45%: sneakers, orologi e borse sono le categorie più cercate in combinazione con queste parole chiave.
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Questi sono alcuni dei dati che emergono dallo studio “The 2020 Sustainability Fashion Report”, realizzato da Lyst considerando sia le ricerche globali sulla piattaforma della moda sia su Google, le visualizzazioni attive delle pagine di navigazione, i tassi di conversione e delle vendite, oltre che la copertura mediatica globale e le menzioni nei social media generate.
Più precisamente, lo studio mostra che negli ultimi 12 mesi, le ricerche relative a “pelle vegan” sono aumentate del 69%, con una media di 33.100 ricerche mensili online. È invece del 23% l’incremento registrato da novembre dalle ricerche relative al cotone biologico, mentre la plastica riciclata ha un aumento del 35% da gennaio.
Sul fronte delle categorie di prodotto, il Report di Lyst conferma che sneakers e jeans sono i due prodotti più ricercati nell’ambito della moda sostenibile, in crescita rispettivamente del 142% e del 108% su base annua. Con una media di oltre 1.000 ricerche mensili, le “eco T-shirt” sono in tendenza accanto all’“activewear sostenibile”, per il quale le ricerche sono in costante aumento, con un incremento del 151% su base annua.
Risulta in rapida crescita anche il comparto dei costumi da bagno sostenibili: il Report di Lyst mostra che le ricerche sono aumentate del 65% rispetto all’anno precedente, con una domanda di bikini e costumi da bagno ecologici proveniente soprattutto dall’Australia, seguita da Regno Unito e Stati Uniti. Tuttavia, mentre marchi fast-fashion come ASOS e Weekday vedono crescere l’interesse per le loro linee di costumi da bagno realizzate con materiali riciclati, le collezioni principali rimangono le preferite degli utenti.
Infine, negli ultimi 12 mesi, il termine “slow fashion” ha generato oltre 90 milioni di social impression, suggerendo l’inizio di un cambiamento nei comportamenti d’acquisto. A livello globale, si è registrato il 45% in più di ricerche di marchi di abbigliamento femminile sostenibile rispetto ai marchi di abbigliamento maschile sostenibile.