Nasce Opmask, la mascherina green, lavabile, certificata e Made in Italy
Opmask (Oscalito-Pertile Surgical Mask) è il nome della nuova mascherina chirurgica lavabile, certificata, in cotone e interamente Made in Italy o meglio Made in Piemonte. Questo dispositivo di protezione individuale, infatti, è il frutto della partnership tra tre aziende di Torino e provincia che, mettendo a fattor comune le proprie competenze e collaborando, hanno creato un prodotto di ultima generazione.
Più precisamente, l’ideazione e la confezione del prodotto è opera di Oscalito, il tessuto in cotone certificato, invece, è realizzato da Pertile di Chieri (To), mentre i filtri in Tessuto non tessuto, Spun- Melt blown – Spun (SMS) sono prodotti da Ahlstrom Munksjö con sede a Mitha (To).
L’obiettivo che ha spinto le tre aziende a creare Opmask è fornire una mascherina chirurgica certificata ISO 14683:2019 e ISO 10993-5:2009, Tipo II e IIR, con marchiatura CE, riutilizzabile per un numero indefinito di volte, biologicamente compatibile e anallergica, e certificabile come dispositivo medico o come dispositivo di protezione individuale. Le aziende del team, inoltre, hanno depositato la domanda di breve per l’originalità della creazione.
Con le sue caratteristiche, Opmask risponde alle esigenze di comfort e benessere della persona e, contemporaneamente, evita alcuni inconvenienti soprattutto in materia di sostenibilità ambientale.
Infatti, i dispositivi di protezione individuale usa e getta, come guanti e mascherine monouso, se non vengono correttamente smaltiti, possono rappresentare una nuova minaccia ambientale. Sul fronte del benessere, l’uso prolungato di tali prodotti, invece, spesso comporta conseguenze per la salute di chi le indossa, come le reazioni allergiche dovute al contatto di fibre sintetiche con la pelle. Non da ultimo, sono evidenti i consistenti costi economici per le imprese che devono acquistare due mascherine usa e getta al giorno per ogni lavoratore.
Il nuovo prodotto Oscalito-Pertile fornisce una risposta a ciascuna di queste problematiche: grazie alla sua composizione è facilmente smaltibile, anche per quanto riguarda i filtri in poliestere. La fibra naturale, inoltre, è traspirante: Opmask, dunque, risulta particolarmente indicata per la salute di chi le indossa per molte ore consecutive, soprattutto per quanto riguarda i bambini. A differenza di altri tipi di cotone, inoltre, spesso sottoposti a finissaggi chimici e interessati dagli acari della polvere, per questo particolare tessuto è utilizzata una procedura di lavaggio che elimina gli allergeni, rendendo queste mascherine biologicamente compatibili e anallergiche.
Sul fronte economico, con una mascherina riutilizzabile un numero indefinito di volte, i costi sono abbattuti del circa 50% rispetto all’acquisto di un prodotto monouso. Ogni mascherina Opmask costa 9,90 euro, Iva esclusa, mentre il prezzo di ogni filtro è di 0,20 euro ciascuno, sempre Iva esclusa.
Sulla base di alcune simulazioni, per l’acquisto delle mascherine Opmask un’azienda con 100 dipendenti in un anno spende 11.970 euro, contro i 22.500 euro necessari per l’acquisto delle mascherine chirurgiche usa e getta. Il risparmio anno, dunque, è di 10.530 euro.
Opmask è personalizzabile con etichetta con logo in jacquard e può essere realizzata in sei diverse tonalità: bianco, nero, rosso, denim, verde acido e grigio.