Moda: in Italia nel primo quadrimestre vendite online a +14%
Durante il lockdown, il 35% degli italiani ha continuato ad acquistare articoli moda (abbigliamento, intimo, accessori, calzature). In particolare, da marzo ad aprile, i consumatori si sono rivolti ai punti vendita della Grande distribuzione, dove in un primo momento era autorizzata la vendita di prodotti tessili, abbigliamento intimo incluso, ma soprattutto agli shop online.
Nel primo quadrimestre dell’anno, infatti, nel fashion l’e-commerce segna una crescita a valore del 14%, portando così la sua quota di mercato al 23%, contro il 13,1% dello stesso periodo del 2019.
Nel bimestre marzo-aprile, in particolare, i nuovi e-shopper sono passati dal 4 all’8%. Questi sono alcuni dati che emergono dal Fashion Consumer Panel di Sita Ricerca, il tracking che monitora i consumi di abbigliamento, intimo, accessori e calzature in Italia.
Non tutti gli attori del mercato e-commerce però sono riusciti ad avvantaggiarsi della rinnovata attenzione da parte del consumatore finale. Ad esempio, i big del settore o le società i cui magazzini sono situati oltre i confini italiani, soprattutto all’inizio della chiusura forzata di tutte le attività fisiche sono stati messi sotto pressione per il picco di richieste. Le problematiche dei primi giorni di marzo hanno fatto dire al 20% dei consumatori interpellati da Sita Ricerca di aver avuto problemi con il web. Durante la quarantena forzata, il 33% degli e-shopper, infatti, ha scoperto nuovi siti di vendita online tra e-tailer (57%), insegne monomarca (24%) e negozi multimarca (7%).
Leggi QUI i dati relativi alle diverse edizioni dell’Osservatorio Fashion & Emergenza Sanitaria
In virtù di questa diversificazione, nel bimestre marzo-aprile, i brick & click, vale a dire quegli operatori che oltre al sito e-commerce gestiscono anche uno store fisico, registrano un incremento del 40%, contro il +17% riportato dei pure player.
Infine, il Fashion Consumer Panel di Sita Ricerca focalizza l’attenzione sugli articoli e le categorie merceologiche più vendute online durante il lockdown.
Da marzo ad aprile, le vendite online di pigiami, capi homewear e sportswear hanno avuto una vera e propria impennata. In particolare, i pantaloni sportivi da donna riportano un incremento del 500%, la pigiameria e la calzetteria femminile segnano un +200%, mentre online le t-shirt hanno avuto un +44%.
Non sono da meno i risultati legati al pubblico maschile: +198% per la maglieria intima, +156% le calze e +120% le tute. Per la pigiameria l’aumento è addirittura del 1000%. Infine, i target di età che hanno contribuito alla crescita dell’e-commerce in Italia.