Confersercenti auspica la nascita di una piattaforma digitale per il commercio
Nella giornata del 16 giugno, una delegazione di Confesercenti, capitanata dalla presidente Patrizia De Luise, ha partecipato agli Stati Generali dell’Economia.
Durante il meeting, i rappresentanti dell’associazione hanno ribadito che le misure del lockdown hanno avuto sulle imprese italiane del commercio, del turismo e dei servizi un impatto tale che a fine anno la flessione dei consumi potrebbe attestarsi tra i 91 e i 110 miliardi. Una cifra che per Confesercenti è “ben superiore ai 75 miliardi di euro stimati dal DEF”.
In particolare la presidente De Luise ha focalizzato l’attenzione sul settore del commercio e sui mutamenti che sta conoscendo in questo periodo di emergenza. Il lockdown, infatti, se da un lato ha favorito un ritorno dei consumatori nei punti vendita di vicinato, dall’altro ha agevolato la crescita degli shop online non solo tra i consumatori ma anche tra le imprese del commercio che hanno cominciato a integrare la loro attività avviando e-commerce di loro proprietà.
Per accompagnare e agevolare lo sviluppo di questo processo di modernizzazione del dettaglio tradizionale, la presidente di Confersercenti ha suggerito di: “creare una piattaforma digitale, pubblico-privata, che permetta alle imprese di gestire con costi ridotti pagamenti, prenotazioni, servizi di asporto e consegne a domicilio dei prodotti, anche impiegando il modello delle partnership. La rivoluzione digitale deve essere pienamente realizzata anche sul piano fiscale, pure sui meccanismi impositivi attualmente in vigore per i grandi Player online. Non una semplice web tax, ma una riforma che tenga conto del digital shift delle economie. La spinta alla rivoluzione digitale deve essere accompagnata da una revisione dell’attuale sistema di locazione commerciale. Anche in questo caso dobbiamo introdurre misure incentivanti, a favore sia del locatore che del locatario. Creiamo un meccanismo di ‘tassazione flat’ sul reddito prodotto dall’affitto di locali commerciali, da concedere a fronte di una riduzione almeno del 30% del canone previsto dal precedente accordo di locazione”.