Fashion & High Street Report: nel 2019 shopping tourism a +7%
Con il Fashion & High Street Report 2020 Federazione Moda Italia e World Capital vogliono offrire una fotografia del mercato pre-covid. I dati proposti dall’indagine, infatti, riguardano il 2019 e si soffermano sugli acquisti dei turisti stranieri, sull’andamento del mercato interno e sul rapporto natalità/mortalità delle attività commerciali nel fashion.
Secondo i dati di Global Blue per Federazione Moda Italia, nel 2019, l’Italia ha registrato un importante flusso di turisti extra UE con un incremento significativo dello shopping tourism. Nel settore fashion, in particolare, le vendite hanno registrato una crescita del 14% in quantità e del 7% in valore, con uno scontrino medio pari a 802 euro (+7% rispetto al 2018). Il 28% degli acquisti degli stranieri è stato fatto dai turisti provenienti dalla Cina, seguiti dai russi (12%), dagli americani (+11%), da sud coreani (+5%); con clienti dei Paesi del Golfo (+5%), giapponesi (+4%) e svizzeri (+3%) in forte crescita rispetto al 2018 (+42%). A Milano si concentrano gli acquisti tax free (34%), seguono Roma (20%), Firenze (10%) e Venezia (6%) e le altre località (16%) e gli outlet (14%).
Per quanto riguarda lo scontrino medio, il dato più alto riguarda Venezia con un valore pari a 1.126 euro, segue Milano con 1.098 euro, Roma con 925 euro e a Firenze 826 euro. Rispetto all’anno precedente, gli acquisti del settore fashion dei turisti che provengono da paesi extra Ue e il valore dello scontrino medio sono aumentati rispettivamente del 16% e del 10%.
Sul fronte dei consumi interni, invece, il Fashion & High Street Report rivela che lo scorso anno, gli acquisti degli italiani di articoli moda pagati con carta di credito sono stati pari a 22,6 miliardi di euro. I dati sono dell’Osservatorio Acquisti Nexi per Federazione Moda Italia.
Nel 2019 il settore immobiliare si è mostrato in leggera difficoltà rispetto agli altri settori corporate, a causa della trasformazione in atto nel mondo del commercio: la grande propulsione dell’e-commerce sta portando a un radicale cambiamento delle abitudini di acquisto della popolazione che spesso predilige l’acquisto online. Questa abitudine influenza anche i valori immobiliari che nel secondo semestre 2019 hanno registrato un generale calo dei canoni di locazione nelle High Street Italiane. Tuttavia, se la contrazione dei valori immobiliari registrati lungo le High Street è inferiore rispetto a quella dei grandi Centri Commerciali: le Vie dello Shopping hanno reagito meglio al colpo dato dall’e-commerce, continuando ad esercitare grande attrattività agli occhi degli investitori.
Il Fashion & High Street Report 2020 mette sotto i riflettori anche il rapporto natalità/mortalità delle attività commerciali nella moda. Le elaborazioni effettuate da Federazione Moda Italia su dati della Camera di Commercio di Milano – Registro Imprese, mostra che al 31 dicembre 2019 in Italia nel settore moda erano attivi 114.813 punti vendita, contro i 141.212 del 31 dicembre 2011. Più precisamente, nel nostro Paese sono presenti 75.224 store di articoli di abbigliamento, 15.379 punti vendita di calzature e articoli in pelle, 12.886 attività focalizzate sul commercio al dettaglio di prodotti tessili, 10.071 store di articoli sportivi e 1.273 di prodotti tessili per la casa.