Borghi (FederModa): “Inutile posticipare il Black Friday. Serve una web tax”
A pochi giorni dall’audizione alla X Commissione della Camera dei Deputati dedicata al rilancio del commercio, Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia torna a chiedere al Governo una web tax “proporzionale ed effettivamente rispondente ai fatturati conseguiti in Italia dalle piattaforme di vendita online”.
L’occasione è data dalla decisione di Amazon Francia di posticipare il Black Friday al 4 dicembre per permettere al Governo di anticipare di qualche giorno la riapertura dei negozi. Una scelta, quella del colosso americano, che si spiega anche con la bagarre scatenata dalla petizione #NoelSansAmazon lanciata nei giorni scorsi da alcuni esponenti del mondo culturale, politico ed economico francese.
Ma per Borghi, “Sentire parlare, in questo momento, delle strategie di marketing dei colossi del web che prosperano con le nostre difficoltà, ci infastidisce molto. Si parli piuttosto di introdurre una web tax proporzionale ai ricavi effettuati nel nostro Paese […]. In primis per una questione di democrazia economica, che dovrebbe rispondere alla logica per cui nello stesso mercato si seguono le stesse regole. Poi, perché i nostri negozi di moda sono chiusi nelle zone rosse e hanno subito un drammatico calo delle vendite nelle altre zone dove sono state inibite tutte le possibilità di relazioni, con musei, cinema, teatri, feste e cerimonie sospesi. […]. Il Black Friday è un’iniziativa d’importazione che, quest’anno, coincide con un periodo drammatico per i conti del fashion retail. È vero che fare sconti in piena stagione significa intercettare l’onda mediatica dell’evento, alleggerire il magazzino della merce acquistata dieci mesi fa e avere liquidità per pagare dipendenti, affitti, tasse, costi fissi, utenze e fornitori, ma significa anche rinunciare a margini, spesso di sopravvivenza”.
A fronte del contesto attuale, Federazione Moda Italia al Governo chiede di permettere alle imprese di fare impresa, nel pieno rispetto dei protocolli e delle linee guida per la salute; e ai consumatori chiede di fare “acquisti utili e intelligenti nei negozi di fiducia: quei negozi che illuminano animi e strade e che fanno vivere le nostre vie, strade e piazze”.