Federazione Moda Italia presenta 13 istanze alla X Commissione della Camera dei Deputati
Sono 13 le istanze presentate il 17 novembre da Federazione Moda Italia nel corso dell’audizione presso la X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati dedicata al rilancio del commercio.
Più precisamente, l’associazione ha chiesto: contributi a fondo perduto per il dettaglio e per l’ingrosso moda che ha subito un gravissimo calo del lavoro a causa della chiusura forzata delle attività in zone nevralgiche del Paese. Per l’associazione, inoltre, il contributo deve essere calcolato in proporzione alle perdite di fatturato relative al mese di novembre e non in base al colore delle zone in cui si trova l’attività.
Un’altra istanza riguarda l’estensione degli indennizzi previsti da DL Ristori Bis alle attività commerciali al dettaglio che sono state escluse dal DPCM del 3 novembre, includendo nell’Allegato 2 del Decreto Legge n. 149 del 9 novembre 2020, i codici Ateco esclusi dei negozi di calzature e quelli di camicie e maglierie (47.72.10 e 47.71.30). Attualmente, infatti, per questa tipologia di punti vendita gli indennizzi sono stati estesi alle sole attività della zona rossa. Durante l’audizione Federazione Moda Italia ha ribadito la necessità di superare il riferimento ai meri codici Ateco e guardare alla grave crisi del comparto moda nel suo complesso.
La terza istanza, già avanzata nei mesi scorsi dalla Federazione, riguarda la detassazione o rottamazione dei magazzini attraverso un credito d’imposta del 30% sull’invenduto.
Come fatto in altre occasioni, inoltre, nel corso dell’audizione della X Commissione, Federazione Moda Italia è tornata a chiedere l’introduzione di una web tax proporzionale ed effettivamente rispondente ai fatturati conseguiti in Italia dalle piattaforme di vendita online. “Il principio che vogliamo veder applicato è quello dello stesso mercato, stesse regole”, si legge nel testo del documento depositato.
Altre istanze presentate alla X Commissione della Camera dei Deputati riguardano la sospensione scadenza vaglia cambiari, cambiali e altri titoli di credito nonché per ogni altro atto avente efficacia esecutiva fino al 31 marzo 2021 (prorogando i termini di cui all’art. 76 del Decreto Agosto); blocco delle procedure di recupero giudiziale del credito; la proroga al 31 marzo 2021 della sospensione dei pagamenti per avvisi bonari e di accertamento in scadenza; il credito d’imposta per gli affitti pari al 60% dell’affitto per ciascuno dei mesi di ottobre, novembre e dicembre estesi a tutte le attività del settore moda nelle diverse zone a prescindere dal colore; sospensione dei mutui e dei leasing bancari; prosecuzione della cassa integrazione fino al 2021; cancellazione della seconda rata dell’Imu, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività in tutte le zone ; moratoria tributi e sospensione dei contributi previdenziali e assistenziali in tutte le zone.
Infine, Federazione Moda Italia chiede un sostegno della filiera moda attraverso agevolazioni a favore di tutte quelle imprese che, per far fronte alla equa distribuzione dei rischi e delle perdite, abbiano concesso o concedano erga omnes sconti o annullamenti sugli ordini già effettuati a valle.