Euratex lancia ReHubs, un progetto di economia circolare per il tessile-abbigliamento
Euratex, l’associazione europea del tessile-abbigliamento, propone un programma per lo sviluppo e l’insediamento di cinque ReHubs (European Textile Recycling Hubs) che possano servire ai paesi europei come centri per la lavorazione dei materiali derivanti dalle diverse fasi di vita del rifiuto tessile, per renderlo nuovamente utilizzabile dalla filiera. In questo modo si potrà dare vita a nuovi percorsi virtuosi e circolari per il materiale tessile giunto a fine vita.
Euratex, presieduta dall’imprenditore italiano Alberto Paccanelli, ha lanciato questa iniziativa su scala europea, in linea con le aspettative del piano UE Green Deal e del passaggio all’economia circolare. Entro il 2024 si prevede, infatti, la necessità di smaltire tra 4,2 e 5,5 milioni di tonnellate di rifiuti tessili che potranno essere suddivisi e riciclati all’interno dell’Unione europea, grazie alle loro qualità intrinseche. I paesi identificati come strategici per i primi ReHubs sono: Belgio, Finlandia, Germania, Italia e Spagna. I centri faranno convergere al loro interno nuove tecnologie e professionalità, poiché l’obiettivo è la creazione di nuovi materiali “energy saving” e innovative forme di collaborazione tra le aziende della filiera a livello europeo.
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Il progetto di Euratex prevede a breve due passaggi: l’approfondimento degli aspetti specifici del piano con esperti e stakeholders e l’identificazione delle adeguate risorse economiche per sviluppare il piano di fattibilità.