Moda e sostenibilità: nel 2021, 1 italiano su 2 pronto ad acquistare articoli green
L’emergenza sanitaria ha contribuito ad accentuare l’attenzione e la sensibilità dei consumatori in materia di sostenibilità ambientale. In Italia, ad esempio, dall’inizio della pandemia, il 27% dei consumatori ha aumentato l’acquisto di prodotti sostenibili ed ecofriendly. Il 21%, invece, ha effettuato acquisti in punti vendita che promuovono prodotti sostenibili. Inoltre, un italiano su cinque ha scelto con maggiore frequenza articoli realizzati da aziende che operano nel rispetto dei lavoratori.
Questi sono alcuni dei dati che emergono da un’indagine di Nomisma, presentata il 1° dicembre in occasione del terzo e ultimo webinar di “The Age of new Vision”, iniziativa lanciata da Unicredit, in collaborazione con Altaroma, Camera Nazionale della Moda Italiana, Pitti Immagine e Nomisma.
Per il 2021 l’attenzione alla sostenibilità da parte dei consumatori italiani è destinata a crescere e a influenzare anche le scelte e gli acquisti di articoli di abbigliamento e moda. L’indagine di Nomisma rivela infatti che nei prossimi 12 mesi, per quasi un italiano su due sarà importante acquistare abiti, calzature e accessori prodotti con metodi che rispettino l’ambiente e tutelino il benessere animali.
Il 37% degli italiani, invece, intende acquistare capi che durano più di una stagione. Questi nuovi comportamenti di acquisto rivelano quindi che oggi la sostenibilità è un valore che il consumatore ricerca nella value purpose dei brand: ad esempio, otto italiani su 10 vorrebbero conoscere la provenienza delle materie prime utilizzate nella produzione degli abiti, calzature e accessori che acquistano. Il 72% invece vorrebbe conoscere l’impatto ambientale, in termini di emissioni di Co2, impronta idrica, collegato alla produzione dei prodotti moda e lusso che comprano.
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L’industria è pronta a rispondere a queste richieste: nei prossimi 12/18 mesi l’11% delle imprese del settore moda e lusso italiano offrirà prodotti sostenibili e attenti all’ambiente come strategia di risposta agli effetti e ai cambiamenti generati dal Covid, il 6% adotterà processi di produzione a basso impatto ambientale, mentre il 4% investirà in iniziative e strategie sostenibili.
Tuttavia, occorre ricordare che già prima dell’emergenza sanitaria il 64% delle imprese del tessile, abbigliamento e pelletteria adottavano misure per ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività. La pandemia ha rappresentato un acceleratore rispetto all’adozione di strategie per la sostenibilità dell’offerta e dei processi produttivi dell’azienda (29% delle imprese), alla revisione della supply chain tramite una catena di fornitura più legata al territorio (20%) e all’implementazione di strategie a favore della sostenibilità sociale (18%).
Foto: Calida – Collezione 100% Nature SS 2021