Saldi: Botta (Fismo Cuneo) chiede di posticiparne l’inizio al 15 agosto
Si torna a parlare di saldi. A mettere l’argomento sotto i riflettori è Mauro Botta, responsabile provinciale cuneese di Fismo – Federazione Italiana settore moda di Confesercenti che propone di posticipare l’inizio dei saldi estivi al 15 agosto e al 15 febbraio per quelli invernali. Nei giorni scorsi, l’imprenditore piemontese, titolare della società Botta&B, a cui fanno capo alcuni punti vendita di abbigliamento uomo e donna, a Cuneo e Mondovì, ha chiesto un appuntamento all’assessore regionale del Commercio di Regione Piemonte, Vittoria Poggi, per sottoporre alla sua attenzione questa richiesta che ha già incassato il favore del direttore generale di Confesercenti Cuneo, Nadia dal Bono. La presidente si è dichiarata pronta anche ad avviare una raccolta firme tra gli imprenditori del commercio per poter raggiungere questo obiettivo.
In una nota stampa, il rappresentante di Fismo Cuneo dichiara: “Ritengo sia necessario, ora più che mai, che ci sia unione, coesione e sinergia tra i vari comparti per affrontare ed arginare al meglio la situazione, limitando i danni il più possibile, ponendo anche l’attenzione sulla revisione delle date di inizio saldi del settore moda in quanto quelle attuali penalizzano fortemente il commerciante, non permettendo uno smaltimento equilibrato della merce a prezzo pieno, obbligando a svendere e a ridurre drasticamente la marginalità“.
L’emergenza sanitaria è dunque un’occasione per modificare il calendario attuale dei saldi, posticipandone l’inizio in entrambe le stagioni. “Così facendo avremmo la possibilità di avere, nell’arco dell’anno, due mesi in più per lavorare sulle collezioni con ricarichi normali. Gli unici a beneficiare delle attuali date sono le grandi distribuzioni e le piattaforme online, settori che di per sé fanno già troppi danni e non credo debbano essere maggiormente agevolati. Per una visione a lungo termine il commercio ha bisogno di regole giuste e sane da seguire e, con un’esperienza di quattro generazioni nel settore, mi permetto di affermare che la maggior parte dei colleghi in Italia la pensa allo stesso modo. La pandemia ci offre la tempistica per modificare il calendario attuale dei saldi”.