Distretto di Castel Goffredo: da Adici e CSC un piano in 5 mosse per uscire dalla crisi
La pandemia ha aggravato ulteriormente le difficoltà delle aziende di calzetteria e intimo del distretto di Castel Goffredo (Mn) che nel 2020 mediamente hanno riportato un calo di fatturato e di ordinativi tra il 35 e il 40%.
A cinque mesi dall’inizio del 2021, non si registrano segnali incoraggianti di ripresa. Inoltre è molto elevata la quota del personale attualmente in cassa integrazione. Si stima che, con lo sblocco dei licenziamenti, vi sarà un numero drammatico di esuberi: da 2000 a 3000 dipendenti, soprattutto donne.
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Per uscire dalla crisi Adici (Associazione Distretto Calze e Intimo) e CSC – Centro servizi impresa hanno individuato una serie di ambiti di intervento e di progetti in una strategia di ripartenza e di rilancio del distretto di Castel Goffredo (Mn).
Il programma prevede innanzitutto un percorso di qualificazione denominato “green ed ethic district” con progetti di analisi e certificazione della filiera nelle varie fasi del ciclo produttivo, che considerino la materia prima, la tintura, il processo produttivo, il packaging, la logistica e lo smaltimento degli scarti industriali. In questo percorso sono previsti anche progetti di comunicazione e un piano di valorizzazione del territorio per raccontare la storia secolare del distretto, la qualità ma anche l’etica e la sostenibilità nella produzione.
Un secondo ambito, che riguarda l’innovazione e la wearable technology, prevede la creazione di progetti di ricerca e sviluppo con partner e centri scientifici (Università di Biella, Università di Trento, Polimi e altri) con cui il distretto di Castel Goffredo intende stabilire un rapporto continuativo e stabile.
Il terzo ambito è quello dell’e-commerce b2b e lo sviluppo digitale: sono allo studio progetti comuni, tra le aziende del distretto di Castel Goffredo, di presenza sui vari marketplace, con presentazioni multiprodotto, programmi di formazione di ricerca e professionalità digitali per la corretta presentazione dei prodotti ma anche di formazione sulle modalità di comunicazione multichannel. In un’ottica di upgrade digitale, inoltre, le due associazioni intendono incentivare l’adozione di software innovativi per la presentazione digitali dei prodotti e la creazione di nuovi siti Internet.
Nell’ambito della formazione professionale la strategia elaborata da Adici e CSC per il distretto di Castel Goffredo non è solo digital: saranno promossi percorsi formativi sia manifatturieri sia digitali in collaborazione con scuole specializzate di settore (ad esempio ITS Machina Lonati) sostenendo le aziende che invieranno i giovani in questi percorsi formativi.
Infine spazio all’internazionalizzazione: Adici e CSC stanno studiando progetti, possibilmente multiprodotto e condivisi fra più aziende, per essere maggiormente presenti su mercati ancora non presidiati, così come su canali non praticati, come l’e-commerce cross-border. A questo scopo le due associazioni prevedono il coinvolgimento delle aziende del distretto in missioni commerciali e incontri dedicati, con il supporto della diplomazia economica. Infine il settore intende aprirsi alla tecnologia, lanciando progetti e rapporti con realtà high tech, anche al di fuori dell’ambito tessile.