In Italia più del 63% dei pagamenti è cashless
In Italia più del 63% dei pagamenti vengono effettuati attraverso
soluzioni cashless, la quasi totalità (95%) della popolazione utilizza le carte mentre il 29% è già orientato verso i nuovi smart payments.
I dati emergono da un’indagine di Ipsos per Adyen, la piattaforma che gestisce i pagamenti di brand come Spotify e Microsoft ma anche di aziende del Made in Italy come Prada e Ferragamo e di insegne quali Mango, Zara e Ovs, svolta tra il 4 e il 10 marzo 2021 su un panel di 1500 Italiani di età compresa fra i 18 e i 64 anni.
Sui pagamenti cashless, secondo Ipsos, la pandemia e la conseguente diffusione dell’e-commerce e del delivery hanno attenuato le differenze fra Nord e Sud: Emilia-Romagna e Puglia, infatti, risultano le regioni più smart, dove utilizzatori e prospect di soluzioni smart raggiungono rispettivamente il 43% e 39% della popolazione, contro il 35% della media nazionale.
Anche per il futuro, l‘85% degli italiani è orientato all’utilizzo di metodi di pagamento diversi dal contante. Inoltre, il 47% degli attuali utilizzatori di carte si è dichiarato aperto verso l’adozione di nuovi strumenti, come pagamenti tramite Mobile e App. Un fenomeno che potrebbe svilupparsi a partire dalle fasce di età più giovani, dove già oggi i profili orientati agli smart payments rappresentano il 45% della popolazione fra 18 e 24 anni.
Oltre il 70% degli intervistati ritiene che sia importante incentivare l’utilizzo di queste soluzioni per emancipare il Paese dall’arretratezza e migliorare la qualità della vita di consumatori e negozianti. Le ragioni sono legate alla comodità (67%) e alla velocità di utilizzo (58%).
Contrariamente a quanto si pensa, il 33% degli intervistati indica la sicurezza come fattore determinante nella scelta di utilizzare smart payments o carte di credito. Inoltre il 61% degli italiani ritiene che i pagamenti elettronici contribuiscano a limitare l’evasione fiscale, il 37% che possano aiutare a diminuire i rischi di scippi, mentre il 28% pensa che garantiscano una maggiore igiene.
Il sondaggio ha inoltre esplorato le opinioni degli Italiani riguardo alle recenti misure messe in atto per disincentivare l’utilizzo del contante. L’aumento della soglia fino a 50 euro per i pagamenti contactless senza pin è valutato positivamente da oltre 7 italiani su 10; il 20% degli intervistati apprezzerebbe un ulteriore innalzamento del limite. Con poco meno della metà della popolazione che ha aderito (44%), anche il programma di cashback di Stato è stato accolto favorevolmente dal 68% degli Italiani.
Per quanto riguarda i pagamenti digitali nei negozi, il 69% degli Italiani dichiara di aver pagato sempre più spesso i propri acquisti con le carte nel corso degli ultimi due anni, mentre il 26% ha intensificato l’uso degli smart payments. L’87% degli intervistati, infine, ha promosso la capacità di reazione alla pandemia da parte dei grandi marchi, che hanno adottato nuove soluzioni di pagamento e servizi innovativi per andare incontro alle restrizioni e alle mutate esigenze di consumo.
Sempre l’87% degli italiani afferma di aver apprezzato la possibilità di acquistare prodotti offerti all’interno di piattaforme e-commerce o direttamente dal sito del retailer (84%). Particolarmente graditi sono stati i servizi flessibili offerti dai retailer, tra cui la consegna a casa (dall’81% degli intervistati), la possibilità di ritirare il prodotto in negozio (71%) ma anche l’opportunità di provare un prodotto a casa per poi pagarlo on line (66%) o, ancora, finalizzare un acquisto telefonicamente a seguito dell’invio di un link di pagamento (63%).