Maryan Beachwear Group compie 75 anni, dal corsetto all’impegno green
Il 30 settembre 2021 il Maryan Beachwear group taglia un importante traguardo, festeggia infatti i suoi primi 75 anni di attività. Proprio il 30 settembre del 1946, Pia e Paul Döbele fondarono l’azienda di corsetteria Döbele a Murg nel Baden meridionale. Nel 1976, la figlia Maryan Mehlhorn assume la direzione dell’azienda per concentrarsi, a partire dall’anno successivo, solo ed esclusivamente sulla produzione di costumi da bagno. Dal 2018 l’azienda è guidata da Maya Mehlhorn, nipote dei fondatori.
Con i suoi quattro marchi, Maryan Mehlhorn, Watercult, Lidea e Charmline, sette collezioni e mille nuovi modelli, ogni anno l’azienda rinnova la moda mare. Sono invece 350 i dipendenti che mettono il loro know-how al servizio della società. Si tratta di professionisti che operano tra lo studio di design e l’ufficio amministrazione di Murg, il centro logistico a Laufenburg e le sedi di produzione di proprietà situate nella Repubblica Ceca e in Cina. Nello studio creativo ogni anno vengono cuciti 5mila modelli sviluppati in 20 taglie differenti.
I costumi da bagno ideati nella sede di Murg sono disponibili in oltre 50 paesi in tutto il mondo: sono circa 4mila i rivenditori che scelgono di introdurre nei loro punti vendita i costumi di Maryan Beachwear Group. Il parco clienti della maison spazia dalle boutique con un assortimento selezionato, come Nomads a Dubai, ai grandi magazzini premium come La Rinascente a Milano o KaDeWe a Berlino.
Dal 2002, Maryan Beachwear Group ha avviato anche un programma retail: attualmente l’azienda gestisce 15 dei suoi negozi Body & Beach in Germania. Nel 2015, invece, ha lanciato il suo e-commerce.
Maya Mehlhorn, managing partner del gruppo Maryan Beachwear, considera l’interazione tra competenza locale, partner internazionali e orientamento globale dei marchi una chiave per il successo a lungo termine dell’azienda. Per l’imprenditrice precisione e varietà sono fattori decisivi per il successo delle collezioni: “L’artigianato è un intricato ricamo a mano con innumerevoli micro-perline, un bordo all’uncinetto con un look boho, un drappeggio sapientemente intrecciato al collo, una stampa piazzata nel punto giusto”. Un tema che merita altrettanta attenzione è la riduzione dell’impronta ecologica oltre alla diversità in termini di dimensioni, età e look. Per Maryan Beachwear Group non è sufficiente affidarsi solo a tessuti riciclati. “Nell’industria dell’abbigliamento la sostenibilità deve essere considerata in modo olistico”, afferma Maya Mehlhorn. “Il nostro ultimo passo nella sostenibilità è la collaborazione per la stagione SS 2022 con il produttore italiano di tessuti Eurojersey e il suo tessuto brevettato Sensitive Fabrics, sviluppando costumi da bagno che vanno oltre il riciclo e la selezione delle materie prime. La base della collaborazione è un approccio olistico alla produzione sostenibile e al ciclo di vita del prodotto. Inizia con l’uso attento delle risorse durante la produzione, continua con le catene di fornitura brevi e finisce con la longevità del prodotto. Abbiamo un approccio trasparente a questo tema. L’anno scorso, per esempio, siamo passati completamente ai filati ecologici. Parte di questa trasparenza è anche la consapevolezza che per l’industria la sostenibilità è una strada lunga”.