Con l’impiego della realtà aumentata, meno resi (37%) per gli e-commerce
Anche in Italia, cresce l’interesse per la realtà aumentata. Il 13% dei consumatori italiani che solitamente effettua acquisti online, infatti, ha già utilizzato e apprezzato la realtà aumentata. Nell’ambito di questa percentuale, il 56% è stato incoraggiato a effettuare un acquisto proprio grazie all’impiego della nuova tecnologia. In Italia, inoltre, se la realtà aumentata venisse utilizzata per far provare i capi disponibili sugli e-commerce, si avrebbe il 37% dei resi in meno.
Questi sono alcuni dei dati che emergono dalla ricerca “Il futuro dello shopping” realizzata da Foresight Factory per Snapchat. L’indagine, condotta in 12 paesi, Italia inclusa, in merito al nostro Paese rivela che nel corso del prossimo anno il 24% dei consumatori pensa di aumentare l’utilizzo dei try-on virtuali. Una scelta che andrebbe a vantaggio dello sviluppo dell’e-commerce poiché per il 42% degli italiani intervistati, uno dei maggiori ostacoli del commercio elettronico è rappresentato proprio dall’impossibilità di provare i capi prima di acquistarli.
Lo studio di Foresight Factory per Snapchat rivela inoltre che nei prossimi cinque anni, tre persone su dieci nate tra il 1995 e il 2010 utilizzeranno la realtà aumentata prima di procedere all’acquisto. Una soluzione di questo tipo, infatti, per gli intervistati permette di verificare qualità ed eventuali difetti del capo indossato (37%), di visionarlo a 360 gradi (34%) e di comprenderne le reali dimensioni (34%). Infine, lo studio conferma il ruolo centrale dello smartphone nello shopping online, scelto dal 31% degli italiani. Il dato sale al 43% tra i Gen Z e al 46% tra i Millennial. Ma il 57% degli italiani utilizza lo smartphone anche mentre si trova in un punto vendita fisico, per cercare ulteriori informazioni e confrontare i prezzi (52%).