E-commerce: nel 2021 sfiorati i 40 mld di euro (+21%)
In Italia l’e-commerce B2C torna a crescere con un ritmo simile a quello pre-pandemia: ad oggi, gli acquisti online valgono 39,4 miliardi di euro, in crescita del 21% rispetto al 2020. Da un lato le vendite di prodotto continuano ad aumentare, sebbene con un tasso più contenuto (+18%) rispetto a quello dello scorso anno (+45%), e toccano i 30,5 miliardi di euro. Dall’altro, dopo la forte crisi del 2020, gli acquisti di servizi segnano una ripresa (+36%) e raggiungono gli 8,9 miliardi di euro. Rimane però ancora significativo il divario rispetto al 2019 quando le vendite online di servizi si attestavano a quota 13,5 miliardi.
Questo lo scenario presentato dall’Osservatorio eCommerce B2c, giunto alla 21° edizione, durante il convegno promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm intitolato “eCommerce B2c: il futuro del Retail ha inizio qui”.
Nel 2021 l’incidenza dell’e-commerce b2c sul totale vendite Retail ha raggiunto il 10%(era il 9% nel 2020). Nella sola componente di prodotto la penetrazione passa dal 9% del 2020 al 10% del 2021, con un incremento più contenuto rispetto a quello osservato tra 2019 e 2020 (+3 punti percentuali). Nel 2021, aumenta anche l’incidenza della componente servizio che passa dal 10% all’11%.
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In base alle stime dell’Osservatorio, senza l’emergenza sanitaria probabilmente il mercato online avrebbe chiuso il 2021 con 3,5 miliardi di euro in più, senza il drastico calo del settore Turismo e Trasporti, fortemente penalizzato dalle limitazioni alla mobilità. Il Covid-19, dunque, contrariamente a quanto si possa pensare, ha frenato la crescita generale del mercato e-commerce, con diverse eccezioni nei comparti merceologici di prodotto, come il Food&Grocery, che ha registrato una forte accelerazione. Nonostante il Food sia diventata la prima categoria per acquisti online, in Italia, anche le vendite online di abbigliamento hanno riscontrato una crescita: +23% nel 2021 rispetto al 2020 e +28% nel 2020 rispetto al 2019. Per questa tipologia di prodotto, la penetreazione dell’e-commerce è passata dal 9% del 2019 al 15% del 2021.
Rispetto al passato non solo le grandi aziende, ma anche le medie e piccole imprese italiane si sono avvicinate all’e-commerce, anche se in molti casi l’approccio è stato fondato su modelli di acquisizione dell’ordine attraverso piattaforme social e/o di instant messaging. Diversi però sono stati gli esercenti che hanno valutato e approfondito modalità di vendita online intermediate, ad esempio aprendo una vetrina sui marketplace.