Successo di vendite per il primo numero di Postalmarket
Successo di vendite per il primo numero cartaceo di Postalmarket: a pochi giorni dall’arrivo nelle 18mila edicole dove è uscito il primo numero le copie rimaste della nuova edizione dello storico catalogo sono pochissime, in molti punti vendita il catalogo è già andato sold out. E si pensa già al secondo numero. La prima copertina del primo numero di Postalmarket ha visto la presenza della conduttrice televisiva Diletta Leotta.
L’operazione di rinascita del catalogo è iniziata durante l’estate con l’apertura dell’e-commerce sul sito www.postalmarket.it . Il 23 ottobre è stata la volta dell’uscita ufficiale del catalogo cartaceo.
Nel primo numero di Postalmarket sono state coinvolte centinaia di imprese italiane, in prevalenza del settore moda. Particolare attenzione è stata data ai brand italiani emergenti che puntano su qualità e ricerca, e alle imprese orientate a una produzione sostenibile. Sulle 364 pagine del catalogo sono presenti 180 brand, distribuiti in sei “mondi”: abbigliamento e accessori, intimo, bellezza e cura del corpo, casa, cibo e bevande, tempo libero. Sull’e-commerce implementato dalla tech company di Treviso Storeden di Francesco D’Avella, è già possibile acquistare oltre 25mila prodotti. A seguire il progetto sui social network ci sono già quasi 50mila fan. L’uscita del catalogo cartaceo da tutto esaurito chiude il cerchio e dà il via alla rinascita di questo storico marchio italiano.
Postalmarket lancerà anche una app con la realtà aumentata gestita dalla start up veneta No Gravity: sarà possibile vedere dei video inquadrando alcune posizioni contrassegnate del catalogo. I brand metteranno in mostra video emozionali, ma saranno disponibili anche immagini del back stage della produzione del catalogo. Ponendo il focus sui marchi della moda, quelli selezionati hanno delle caratteristiche in comune che li rendono reali interpreti dell’italianità. Innanzitutto, perché sono realtà storiche del territorio: si tratta infatti di aziende familiari che da anni tramandano la tradizione dello stile dell’artigianalità, ma anche dell’innovazione di prodotto e processo. Ci sono marchi impegnati dal punto di vista della sostenibilità sia ecologica che etica: controllo della filiera, materie prime rigenerate o riciclate, lavaggi e trattamenti a impatto zero, lavorazioni artigianali affidate a piccole comunità. Ma anche imprenditori under 40 che fanno dell’innovazione il loro mantra, oltre a coraggiosi visionari della moda street capaci di arrivare ad un target più giovane, attento e impegnato. Al progetto peraltro hanno aderito anche delle grandi aziende italiane: Golden Lady, Yamamay, Lormar, Carpisa, Givova, Womsh, Museum, Freddy Manila Grace, Pantofola d’Oro, Garmont, Villa d’Este.