Nasce il consorzio Retex.Green per la gestione dei rifiuti provenienti dalla moda
Si chiama Retex.Green il nuovo consorzio, rigorosamente no-profit, di produttori italiani della filiera moda, nato per la gestione ottimizzata dei rifiuti provenienti dal mercato del fashion. Patrocinato da SMI – Sistema Moda Italia e da Fondazione del Tessile Italiano, il consorzio, presentato agli operatori del settore l’11 gennaio durante la cerimonia di apertura di Pitti Uomo 101, anticipa le decisioni normative sul tema del riciclo di prodotti della moda, fornendo un concreto strumento di implementazione dell’attività industriale di tutti i segmenti dell’intera filiera nell’ottica di una attiva sostenibilità ambientale.
L’iniziativa era stata già anticipata, nelle linee generali, nel novembre scorso dal presidente SMI, Sergio Tamborini, in occasione di un’audizione della Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Lo Statuto del consorzio Retex.Green delinea il ruolo di SMI e di Fondazione del Tessile Italiano. In qualità di soci fondatori e promotori le due organizzazioni dovranno garantire l’indirizzo strategico: un sistema collettivo volontario di responsabilità estesa del produttore (EPR – Extended producer responsibility) formato esclusivamente da aziende di produzione del comparto, inizialmente associate a Sistema Moda Italia, per gestire in modo competente ed efficiente i rifiuti post-consumo, perseguendo al contempo gli obblighi normativi che deriveranno dall’introduzione futura di un regime EPR in Italia.
Retex.Green si avvale di un network qualificato di fornitori che si occuperanno di tutte le fasi connesse alla raccolta, selezione e cernita, avvio al riutilizzo, riciclo e valorizzazione dei rifiuti provenienti dai prodotti del tessile, dell’abbigliamento, delle calzature e della pelletteria. Il team di partner operativi sarà creato e controllato da un “general contractor per il waste management” che avrà il compito di selezionare e controllare i migliori operatori per la creazione di una filiera moda quanto più possibile circolare.
Il consorzio diventa così uno strumento che, mettendo in sinergia le competenze e il know-how dei produttori di Made in Italy, potrà consentire un decisivo miglioramento del riutilizzo e del riciclo, in termini misurabili e quantificati, secondo rigorosi modelli di rendicontazione ispirati alla massima trasparenza.
Per volere del sistema associativo, il valore primario del Consorzio Retex.Green sarà proprio l’adozione delle “best practice” relative alla trasparenza e legalità della gestione dei rifiuti.
Il sistema collettivo sarà composto esclusivamente da produttori della filiera della Moda Made in Italy, all’interno della quale la valorizzazione è strettamente collegata alle componenti immateriali: l’etica e la legalità costituiscono, quindi, sempre più una discriminante fondamentale. Tali valori devono permeare ogni anello dell’intera filiera e includere anche tutte le attività relative al post-consumo.
Sono molteplici le attività che fanno capo al consorzio Retex.Green che si occuperà di svolgere, massimizzare quantitativamente e migliorare qualitativamente la raccolta differenziata e la gestione dei rifiuti dell’abbigliamento, delle calzature e della pelletteria e, più in generale, incrementare la sostenibilità ambientale e sociale della filiera, a partire dai cicli produttivi, distributivi e di consumo dei prodotti moda da cui derivano i rifiuti.
Tra gli obiettivi c’è anche la volontà di promuovere tra i propri consorziati le pratiche di prevenzione della produzione dei rifiuti, di simbiosi industriale, di produzione e di impiego dei materiali riciclati, nonché progetti di economia circolare in senso ampio, al fine di massimizzare il recupero delle risorse di valore contenute nei rifiuti e limitare il ricorso allo smaltimento; supportare i consorziati in tutte le pratiche amministrative e negli adempimenti di informazione, comunicazione, dichiarazione, registrazione e autorizzazione stabiliti dalla Normativa Ambientale a loro carico; svolgere tutte le ulteriori attività preordinate e funzionali a quelle indicate, tra cui: comunicazione, educazione ambientale, informazione, progettazione, ricerca e sviluppo, eco-design, nonché attività consulenziali, amministrative, commerciali e logistiche.
Infine, anche grazie all’autorevolezza del sistema associativo che lo ha promosso e ne ispira e sostiene lo sviluppo, Retex.Green si occuperà di avviare e intrattenere relazioni istituzionali, anche a nome e per conto dei consorziati, con i diversi portatori di interesse della filiera, interagendo con i ministeri e le altre pubbliche amministrazioni competenti, con le associazioni di categoria degli operatori che partecipano, a vario titolo, alla filiera, con altre organizzazioni aventi scopi similari, con i gestori pubblici e privati e con gli altri soggetti coinvolti, anche tramite contratti di programma e/o protocolli di intesa.