Federazione Moda Italia: il fashion retail chiude il mese di marzo a -4,5%
Il fashion retail ha chiuso il mese di marzo con un calo delle vendite del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2021. In particolare, nel periodo considerato il 51% degli operatori specializzati nella vendita di abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, tessili per la casa e articoli sportivi ha riportato un decremento delle vendite (erano il 65% a febbraio e il 55% a gennaio 2022). E’ invece pari al 49% la quota degli imprenditori che nel mese di marzo ha segnato un incremento (31%) o stabilità (18%).
Questi sono alcuni dei dati che emergono dalle risposte al questionario mensile diffuso da Federazione Moda Italia tra gli imprenditori associati.
L’indagine rivela che seppur in calo, le vendite del mese di marzo mostrano un andamento migliore rispetto ai mesi precedenti: gennaio si era infatti concluso con un -9% e febbraio con un -16,3%. Dalle risposte al questionario mensile ideato da Federazione Moda Italia emerge inoltre che la maglieria si conferma la categoria di prodotto più venduta, con un valore pari al 40,4% delle scelte d’acquisto, seguita da pantaloni (29,4%), giubbotti, piumini e cappotti (27,6%); abiti donna (21,1%), jeans (20,2%) e scarpe donna (19,3%).
Inoltre, a causa del calo del sell out nelle attività commerciali fisiche, nel mese di marzo molti operatori del fashion retail hanno optato per le vendite online. L’indagine di Federazione Moda Italia rivela infatti che il mese scorso sale al 29,4% il numero delle imprese intervistate che ha optato anche per i canali di vendita online, contro il 21,5% a febbraio. L’80% di questi operatori ha dichiarato un’incidenza delle vendite online entro il 5% del fatturato complessivo.
Infine, il 79% delle imprese registra a marzo ritardi nelle consegne delle fornitore: per il 66% degli intervistati i ritardi sono stati superiori ai 15 giorni.