Caro bollette: Federmoda chiede di estendere il credito di imposta al fashion retail
Estendere e incrementare il credito d’imposta anche alle imprese del dettaglio moda per affrontare il caro bollette. A chiederlo è Federazione Moda Italia, attraverso il presidente Giulio Felloni che, in una nota stampa diffusa il 25 agosto ribadisce come le attività del fashion retail sebbene non siano classificate come energivore e gasivore, “necessitano di un aiuto immediato per far fronte a costi sempre più importanti e margini sempre più rosicati ai limiti della sopravvivenza”.
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Il presidente di Federazione Moda Italia ribadisce inoltre come il caro blloette colpisca tutti i comparti “e in modo particolare quello della moda che vede nelle prospettive future una grave difficoltà nel poter mantenere posizioni fondamentali all’interno dei centri storici ed allo stesso tempo nella necessità di tutelare centinaia di migliaia di posti di lavoro”.
Inoltre, per far fronte al caro bollette, molti fornitori del fashion retail hanno dovuto aumentare i prezzi del 15% e questo aumento difficilmente “potrà essere sostenuto dal consumatore finale che vedrà, tra l’altro, ulteriormente ridotta la propria capacità di spesa. Basti pensare che, così come denunciato da Confcommercio, gli aumenti della spesa annuale tra luglio 2021 e luglio 2022 sono arrivati a toccare il 122% per l’elettricità e il 154% per il gas. Una situazione che non potrà essere risolta con una serie di interventi a pioggia, ma che richiede una precisa presa di coscienza e valutazione alle forze politiche nel loro complesso”.
A fronte di questa situazione anche Felloni, come il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sottolinea con forza “la improrogabile necessità di un intervento strutturale a favore delle piccole e medie imprese che sono parte integrante ed essenziale per la salvaguardia delle città e dei centri storici. Da chi ci verrà a governare ci aspettiamo risposte adeguate, ma ora è urgente estendere ed incrementare il credito d’imposta anche alle nostre imprese del dettaglio moda: 191.544 punti vendita per 278.964 addetti”.