Nel 2022 in Italia acquisti online a 48 mld di euro (+20%)
Nel 2022 gli acquisti online in Italia hanno raggiunto quota 48,1 mld di euro (+20%).
In questo risultato, i prodotti rallentano la crescita rispetto al 2021: segnano infatti un incremento dell’8% rispetto all’anno precedente, per un fatturato di 33,2 mld di euro. Lo scorso anno, infatti, gli acquisti online di prodotti avevano riportato un aumento del 18%. Con questi numeri, nel 2022 la quota dell’Italia sugli acquisti online di prodotto all’interno del mercato europeo si attesta al 4%, contro i’8% della Francia, il 10% della Germania e il 17% del Regno Unito.
Tornando agli acquisti online in Italia, nel 2022 I servizi continuano il percorso di ripresa avviato lo scorso anno, segnando un +59% e raggiungendo quota 14,9 miliardi di euro.
Queste sono alcune delle evidenze presentate dall’Osservatorio eCommerce B2c, giunto alla 22° edizione, durante il convegno promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm intitolato “eCommerce B2c: verso una crescita sostenibile?”.
Per quanto riguarda invece il tasso di penetrazione dell’online sui consumi totali, il dato si attestsa al 12%. Più precisamente, nell’ambito dei prodotti, rispetto al 2021 il dato è stabile all’11%, mentre aumenta dal 12% al 14% quella nei servizi.
Al di là di questi cambiamenti di equilibrio tra online e offline, si continua a ridurre progressivamente lo spazio del retail “solo fisico” così come di quello “solo online” a vantaggio di modelli che sappiano coniugare i punti di forza delle diverse alternative. Da una parte, i retailer ripensano il negozio in ottica omnicanale tra chioschi digitali in store per abilitare l’acquisto online di articoli non disponibili a scaffale, punti vendita che svolgono la funzione di magazzino per l’evasione degli ordini e-commerce e formule di click&collect presso i magazzini in origine dedicati al solo e-commerce. Dall’altra parte, le dot com si avvicinano sempre più al mondo offline sia tramite progetti sperimentali, come pop-up store presenti all’interno di punti vendita o in nodi strategici delle città, sia attraverso investimenti più strutturati nella rete fisica (ad esempio i flagship store).