Confimprese: nel 2023 previste 2.400 nuove aperture all’estero, contro 260 chiusure
Nel corso del 2023 le aziende associate a Confimprese prevedono di avviare 2.400 nuove aperture all’estero: 1.390 punti vendita diretti e 750 in franchising, a fronte di 260 punti vendita chiusi.
È quanto emerge dall’annuale rilevazione del Centro studi retail Confimprese in collaborazione con Global Strategy sull’internazionalizzazione delle aziende italiane e sui piani di sviluppo.
Per circa l’81% delle aziende nel 2023 le strategie di sviluuppo delle nuove aperture all’estero risentono dell’attuale situazione socio-economica: lo indica la totalità degli operatori che rientrano nella categoria “altro retail”; l’84% di chi presidia il settore abbigliamento-accessori e il 66% della ristorazione.
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Per quanto riguarda i mercati di destinazione delle nuove aperture all’estero in pole position c’è la Francia, indicata dal 50% delle aziende; segue con il 42% l’area definita “altro UE” che include Grecia, Spagna, Polonia e Balcani. Fuori dai confini europei, mete per le nuove aperture estere sono i Paesi Arabi (33%) e la Cina (17%).
Rispetto alle rilevazioni degli anni precedenti, l’Europa torna al centro delle strategie di sviluppo internazionale, conseguenza diretta della pandemia che ha costretto le aziende a rivedere i proprio piani di crescita sui mercati esteri.
Centri commerciali, outlet e retail park sono i canali di sviluppo prioritari per le nuove aperture all’estero, indicati da tre aziende su quattro, prevalentemente per i settori abbigliamento-accessori e “altro retail”. Approccio più trasversale, invece, da parte della ristorazione che prevede aperture anche nelle aree cittadine, e nel travel, stazioni, duty free, aeroporti.
Per quanto riguarda invec le motivazioni che portano alla chiusura dei punti vendita all’estero risultano principalmente dettate da processi di razionalizzazione della rete già in corso e dalla riduzione dei ricavi nei paesi esteri, indicate dalla metà dei rispondenti. Solo il 17% indica l’eccessiva onerosità dei contratti d’affitto e la scadenza del contratto con il franchisee.