Pagamenti: nel 2023 bancomat e carte di credito a quota 367 mld di euro. Nel 2025 supereranno i contanti
Con un valore complessivo di 529 miliardi di euro, nel 2025 in Italia i pagamenti in moneta elettronica (bancomat e carte di credito) potrebbero superare quelli in contanti. La stima è di Confesercenti sulla base di un’analisi dei dati Polimi, Istat, Banca d’Italia e CER.
Nel 2022, infatti, i pagamenti in moneta elettronica hanno superato quota 300 miliardi, pari a oltre un quarto dei pagamenti totali, in crescita del 20% sul 2021. Anno, quest’ultimo, in cui i pagamenti in moneta elettronica avevano raggiunto i 255 miliardi di euro (+20,3%). Rispetto al 2020, l’incremento registrato nel 2022 dai pagamenti in moneta elettronica è di quasi 100 miliardi di euro. Tre anni fa, la quota complessiva di pagamenti digitali per consumi (voce che include Wallet digitali, smartphone, etc..) era di 268 miliardi di euro, di cui 212 con moneta elettronica (carta e bancomata).
A questo ritmo, nel 2023 i pagamenti tramite carte e bancomat dovrebbero raggiungere i 367 miliardi, per salire a 529 miliardi già nel 2025, superando i pagamenti in contanti, che nello stesso periodo calerebbero dagli attuali 769 a 387 miliardi di euro.
A fronte di questi dati con una nota stampa diffusa il 24 giugno, Confesercenti chiede di “ridurre il costo della moneta elettronica: che, secondo le nostre stime, tra commissioni, spese per utilizzo e installazione dei Pos, carte e bancomat, costano agli esercenti già oltre 5 miliardi l’anno. Una stangata destinata ad aumentare con l’incremento del valore complessivo dei pagamenti su carta e bancomat, visto che le commissioni hanno un costo percentuale sulla transazione. È quindi necessario ridurre gli oneri per accettare la moneta elettronica, in particolare per i piccoli esercenti. L’auspicio è che il tavolo istituito a questo scopo dal Governo con banche servizi di pagamento raggiunga un accordo al più presto: il termine per aggiungerlo è scaduto ormai da due mesi”.