Saldi invernali in calo (-21%): Fismo chiede di posticipare le date di avvio delle “vendite di fine stagione”
A oltre un mese dall’inizio dei saldi invernali, Fismo Confesercenti lancia un grido di allarme: “Il caldo ‘scioglie’ i saldi”, si legge in una nota diffusa dall’associazione il 21 febbraio in occasione dell’incontro del Coordinamento tecnico della Commissione Sviluppo Economico della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, con le principali associazioni di categoria del settore, per la revisione dell’intesa sulle “vendite di fine stagione” stipulata nel 2011.
Il bilancio che emerge da un’indagine svolta tra gli associati Fismo-Confersercenti rivela, infatti, che per 7 imprenditori del retail su 10 i saldi invernali sono risultati in calo rispetto allo scorso anno, con una contrazione media di oltre il 21%. A pesare sull’andamento delle vendite di questo periodo sono state sia le temperature eccezionalmente miti dell’autunno/inverno, sia la perdita di appeal sul pubblico dell’istituto dei saldi, il cui impatto è attenuato dalla mancanza di regole sulle promozioni e dal conseguente boom di offerte, soprattutto online, nel corso dell’anno e non solo in prossimità della stagione degli sconti.
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In un contesto simile, per Benny Campobasso, presidente di Fismo-Confersercenti: «[…]Occorre infatti prendere atto che i saldi, come attualmente regolamentati, costituiscono un istituto ormai agonizzante […] Occorre ora, e presto, ristabilire un effettivo equilibrio e garantire la parità di condizioni fra le diverse forme distributive, considerando anche il fattore climatico. Per questo la maggior parte degli imprenditori del comparto chiede un posticipo netto delle date di avvio delle vendite di fine stagione, oggi fissate a pochi giorni dall’inizio ‘astronomico’ delle stagioni stesse. Il Governo, per garantire l’equilibrio del mercato deve quindi avocare a sé le competenze in materia di vendite straordinarie, riprogrammando sia la durata dei saldi, che non deve essere superiore a 30 giorni, sia le date di inizio, che non devono cadere prima del 20 febbraio per i saldi invernali e del 20 agosto per quelli estivi. Ma, decisamente più importante, è definire norme a tutela degli esercizi di vicinato. I saldi hanno rappresentato e potrebbero ancora rappresentare una grande opportunità per i consumatori, purché sia garantita la possibilità di comparare le diverse offerte in un contesto in cui anche il piccolo esercizio commerciale possa competere», si legge nella nota del 21 febbraio.