Federmoda: presentato a Pitti Uomo il vademecum “Rapporto con i fornitori”
Per supportare le imprese del fashion retail, Federazione Moda Italia ha realizzato il vademecum “Rapporto con i fornitori”, presentato il 13 giugno a Pitti Uomo, in occasione dell’incontro “Made in Italy tra sostenibilità, ricerca e innovazione”, organizzato dall’associazione in collaborazione con Pitti Immagine.
Il Vademecum “Rapporto con i fornitori” sintetizza i contributi del Gruppo di lavoro del Consiglio nazionale di Federazione Moda Italia ideati per rispondere alle esigenze degli operatori del fashion retail di avere una guida pratica su buone prassi, diritti e doveri nei rapporti contrattuali.
Il vademecum “Rapporto con i fornitori” è organizzato in sei sezioni: parametri per la scelta dei fornitori; negoziazione delle condizioni di acquisto; instaurazione di un rapporto trasparente di collaborazione basato sulla fiducia reciproca e sulla condivisione degli obiettivi; rispetto delle norme sulla etichettatura e verifica dell’attenzione ai valori legati all’ecologia, alla sostenibilità e al sociale; le attenzioni nelle copie commissioni; visioni del futuro.
Ogni sezione suggerisce accorgimenti, comportamenti e parametri da seguire non solo per avviare proficue relazioni di business con i propri fornitori, ma anche per incrementare la visibilità della propria attività commerciale.
“Con il vademecum “Rapporto con i fornitori”, che raccoglie le indicazioni pervenute dalle imprese italiane del retail della moda, Federazione Moda Italia vuole supportare non solo i commercianti esperti, ma anche i nuovi imprenditori che si affacciano ora al mercato, bilanciando sforzi economici e conoscenze cruciali per superare insieme ai fornitori il particolare momento”, ha dichiarato, Giulio Felloni, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio
“In un contesto di sfide significative, aggravate dalla globalizzazione e dalla concorrenza dei colossi del web è importante rendere i centri storici più attrattivi e promuovere i valori del Made in Italy, dello slow fashion e della sostenibilità ambientale ed economica. È quindi sempre più necessario un confronto costruttivo e un dialogo costante tra operatori commerciali e fornitori per affrontare insieme le problematiche di filiera con trasparenza e fiducia reciproca, unitamente a un approccio strategico volto a garantire un futuro all’intero settore”.