Tyche Bank sostiene La Perla Manufacturing con un finanziamento di 500mila euro
È di 500mila euro il finanziamento che Tyche Bank, istituto bancario specializzato in procedure concorsuali, finanza d’impresa, acquisto di crediti fiscali e gestione di crediti npl e utp, ha concesso a La Perla Manufacturing, per riavviare l’operatività dello stabilimento di via Mattei a Bologna. Questa iniezione di capitale consentirà al ramo produttivo del gruppo La Perla di rispondere alle esigenze correnti dei commissari.
In una nota stampa diffusa da Tyche Bank il 12 luglio Francesco De Marco, vice direttore generale, così commenta l’iniziativa: «Il nostro business model è orientato a supportare le aziende nel superamento della crisi, questa operazione identifica il target delle imprese a cui ci vogliamo rivolgere. Poter supportare aziende che hanno perso l’accesso al credito tradizionale, ma hanno potenzialità per stare sul mercato, è la nostra mission. Abbiamo competenza verticale sulla finanza d’impresa, questo ci permette di valutare e sostenere consapevolmente le esigenze finanziarie del target a cui ci rivolgiamo. Siamo felici di poter supportare imprese in cui riconosciamo un business di valore, come il gruppo la perla, brand conosciuto in tutto il mondo, in questo momento di ripresa delle attività».
Tyche Bank è nata nelle scorse settimane dalla fusione tra la banca bolognese Tyche e quella siciliana Banca di Credito Peloritano.
Il finanziamento è arrivato all’indomani dell’appello lanciato da Filctem Cgil e Uiltec Uil Bologna per chiedere la convocazione di un Tavolo al Mimit, promesso già lo scorso 8 aprile, e l’avvio della procedura di attrazione di La Perla Management e La Perla Italia senza la quale la produzione di La Perla Manufacturing non può ripartire.
In particolare le sigle sindacali nella nota stampa hanno ribadito l’urgente necessità di arrivare a sei soluzioni: la definizione del Protocollo che dovrà raccordare le procedure italiane con quella inglese, definendo perimetri e modalità di vendita congiunta degli asset del Gruppo La Perla; il “responso” sull’attrazione che renderebbe sostanziale e non meramente formale (com’è oggi) il riconoscimento dell’Amministrazione straordinaria; la definizione del Comitato dei Creditori in La Perla Management; lo sblocco dei finanziamenti per consentire il progressivo ripristino delle produzioni; la riattivazione della rete vendita sia retail che wholesale; un confronto con il MIMIT dove esporre e gestire le tematiche lavorative e di produzione connesse alla riattivazione.