Ghiraldo (Fismo): “Posticipare a fine stagione l’inizio dei saldi”
Fismo-Confesercenti torna a chiedere di posticipare alla fine della stagione l’inizio dei saldi. E lo fa attraverso le parole di Linda Ghiraldo, presidente di Fismo-Confesercenti Veneto Centrale, riportate in una nota stampa diffusa dall’associazione il 5 agosto: «Una proposta che la nostra associazione sostiene da tempo è quella di posticipare i saldi alla fine della stagione. Questo permetterebbe alle attività commerciali di gestire meglio il proprio inventario e di offrire ai consumatori sconti effettivamente vantaggiosi senza dover subire la pressione di promozioni anticipate e non regolamentate».
A distanza di un mese dall’inizio dei saldi estivi, secondo l’associazione le vendite sono in calo del 10% rispetto allo stesso periodo del 2023. Per quanto riguarda i metodi di pagamento, Fismo-Confersercenti rileva un crescente utilizzo del bancomat: il giorno con il maggior numero di vendite è stato l’avvio dei saldi, seguito da giovedì 18 luglio. “Tuttavia, i saldi non garantiscono più un aumento certo e consistente dei guadagni. I clienti occasionali tendono ad acquistare solo se trovano offerte convenienti, mentre i clienti fidelizzati sono disposti a spendere di più per prodotti di qualità”, si legge nella nota stampa.
Il comunicato, sempre attraverso le parole di Linda Ghiraldo, evidenzia anche una preoccupazione in merito alla concorrenza sleale dei saldi online e delle promozioni sui social network. «Negli ultimi mesi, abbiamo riscontrato una proliferazione di pratiche scorrette legate ai saldi online, che compromettono l’equilibrio del mercato e la leale concorrenza tra commercianti. Molti fornitori e rivenditori utilizzano la pratica degli sconti selvaggi online, usando piattaforme social come Instagram e Facebook, con pre-saldi che arrivano fino al 40%. Questo crea un evidente svantaggio competitivo per i negozi fisici, che sono soggetti a regolamentazioni più rigide e controlli stringenti. È fondamentale che tali comportamenti vengano sanzionati con la stessa severità applicata alle violazioni nei negozi fisici».