Felloni (FederModa): “I negozi di prossimità punto di riferimento per trasparenza e qualità”
Le Istituzioni e gli operatori della filiera della moda devono lavorare insieme, sulla valorizzazione del commercio di prossimità, punto di riferimento dì trasparenza e di fiducia per i consumatori finali.
È questo l’auspicio di Giulio Felloni, presidente di Federazione Moda Italia all’indomani della notizia relativa all’ istruttoria avviata dall’ Antitrust nei confronti della società che gestisce il sito di Shein in Italia.
“Il tema della sostenibilità è molto sentito dai negozi di moda, abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, tessile casa e articoli sportivi, che rappresentiamo”, dichiara Felloni, in una nota diffusa dall’associazione il 25 settembre. “Le scelte dei prodotti che i nostri negozi mettono in vendita rispondono a valutazioni sui fornitori, sul rispetto dell’adozione del contratto collettivo di lavoro nazionale, sulla qualità e salubrità dei luoghi di lavoro e sulle materie prime impiegate”.
Il commento in merito all’istruttoria nei confronti di Shein offre il fianco anche ad altre problematiche che il fashion retail e il commercio tradizionale più in generale deve affrontare,
Prima fra tutte la concorrenza dei colossi del web che “pur operando sullo stesso mercato, non seguono le stesse regole, provocando effetti devastanti sul retail come dimostrano i dati evidenti a tutti. […]. Dopo l’entrata in vigore della Global Minimum Tax e del nuovo Codice del Consumo che regolamenta per la prima volta le vendite online, occorre proseguire, al fianco di Confcommercio, con azioni mirate a tutela del principio ‘stesso mercato, stesse regole’ e lavorare anche per l’abolizione della soglia limite di 150 € ai dazi doganali europei”.