Osservatorio Non Food 2024: a confronto i comportamenti di acquisto di 4 generazioni
Prima di effettuare l’acquisto di un prodotto non food sono soprattutto gli esponenti della Generazione Z (71,8%) e i Millennial (72,8%) a cercare informazioni sul web, mentre Gen X (51,7) e Boomer (54,1%) comprano d’impulso.
La Generazione Z, inoltre, è quella che più delle altre si affida o al consiglio degli amici (37,2%) o alle recensioni online (32,1%): due comportamenti che si sono intensificati nel periodo post pandemia.
I Millennial sono invece i consumatori che entrano in più negozi per visionare il prodotto non food a cui sono interessati (37,7%) o quello individuato online (48,3%). Ma a entrare nel punto vendita, e ad averlo fatto di più negli ultimi tre anni, sono i Baby Boomer: la generazione con la maggior incidenza di frequentatori di store fisici (62,2%).
Questi sono alcuni dei dati che emergono dall’edizione 2024 dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy, lo studio che raccoglie, organizza e sistematizza l’andamento di 13 comparti non alimentari. Quest’anno, in particolare, l’indagine propone i risultati di una ricerca condotta da Metrica Ricerche, che indaga il comportamento e il processo di acquisto di Baby Boomer (nati tra il 1946 e il 1964), Generazione X (tra il 1965 e il 1980), Millennial (tra il 1981 e il 1996) e Generazione Z (nati dopo il 1997) in otto categorie di prodotti: elettronica di consumo, profumeria e cosmesi, tessile casa, bricolage, detersivi per l’igiene e la cura della casa, e infine abbigliamento, calzature, intimo e accessori.
Sebbene le differenze tra le generazioni siano importanti, il punto vendita si conferma un riferimento per tutti.
La scelta del negozio, infatti, viene effettuata valutando alcuni elementi trasversali all’età dello shopper come la convenienza, le promozioni, l’assortimento, gli orari di apertura, il personale di vendita, l’esposizione e il parcheggio. Tuttavia, questi fattori risultano più significativi per la Generazione X e i Baby Boomer. I Millennial, invece, danno maggior valore ad aspetti digitali, quali la possibilità di acquistare il prodotto non food dal sito, la comunicazione social e il livello tecnologico. I Baby Boomer sono i consumatori che danno maggior peso alla presenza di iniziative sostenibili, mentre la Generazione Z sembra meno coinvolta in genere da tutti gli aspetti del punto vendita fisico e molto focalizzata su tutti gli aspetti di convenienza.
Nella scelta del contesto in cui acquistare, inoltre, entrano in gioco elementi differenti. La possibilità offerta dai centri commerciali di poter scegliere tra diversi negozi, insegne e tipologie risulta particolarmente rilevante per le generazioni più giovani, mentre l’ampiezza assortimentale conquista soprattutto i Baby Boomer. Questi ultimi sono anche gli shopper che apprezzano maggiormente i negozi situati nel centro delle città.
Quanto agli acquisti online la possibilità di trovare offerte e prezzi scontati li rende interessanti agli shopper di ogni età. Di suo la Generazione X apprezza l’ampiezza dell’assortimento disponibile online e il risparmio di tempo rispetto agli acquisti nei negozi fisici. Invece la Osdi poter acquistare collegandosi da qualsiasi luogo.