La Commissione Europea avvia un procedimento nei confronti di Temu
Il 31 ottobre la Commissione Europea ha avviato un procedimento formale nei confronti di Temu. L’indagine nasce per valutare se Temu abbia violato, o meno, la legge sui servizi digitali in settori legati alla vendita di prodotti illegali, alla progettazione del servizio offerto dalla piattaforma e-commerce, che potrebbe creare dipendenza, ai sistemi utilizzati per raccomandare gli acquisti agli utenti e all’accesso ai dati per i ricercatori.
L’avvio del procedimento nei confronti di Temu nasce in seguito alle analisi preliminari in merito alla relazione di valutazione dei rischi fornita dalla piattaforma e-commerce alla fine di settembre 2024. Ai dati emersi dal documento si aggiungono le risposte alle richieste formali di informazioni della Commissione del 28 giugno 2024 e dell’11 ottobre 2024, nonché alle informazioni condivise da terzi.
La Commissione si è inoltre basata sulle informazioni condivise attraverso il meccanismo di cooperazione con le autorità nazionali nell’ambito del comitato europeo dei coordinatori dei servizi digitali, in particolare con il coordinatore irlandese dei servizi digitali. Temu, infatti, è controllata dalla società Pdd Holdings che dal 2023 ha sede a Dublino.
In questa prima fase l’indagine della Commissione Europea si concentrerà, in particolare, sui sistemi di cui Temu dispone per limitare la vendita di prodotti non conformi nell’Unione europea. I rischi connessi alla progettazione del servizio compresi i programmi di ricompensa simili a giochi che potrebbero creare dipendenza e avere conseguenze negative per il benessere fisico e mentale di una persona. Altro fattore sotto la lente indagatrice della Commissione riguarda il rispetto degli obblighi della legge sui servizi digitali legati al modo in cui Temu raccomanda contenuti e prodotti agli utenti, incluso l’obbligo di divulgare i principali parametri utilizzati nei sistemi di raccomandazione di Temu e di fornire agli utenti almeno un’opzione facilmente accessibile che non si basi sulla profilazione. Il rispetto dell’obbligo della legge sui servizi digitali di consentire ai ricercatori l’accesso ai dati pubblicamente accessibili di Temu.
Qualora l’indagine confermasse i sospetti della Commissione, Temu sarebbe responsabile per le violazioni degli articoli 27, 34, 35, 38 e 40 della legge sui servizi digitali.
La Commissione effettuerà ora un’indagine approfondita in via prioritaria. L’apertura di un procedimento formale non pregiudica l’esito. Dopo l’avvio formale del procedimento, la Commissione continuerà a raccogliere prove, ad esempio inviando ulteriori richieste di informazioni a Temu o a terzi o conducendo azioni di monitoraggio o colloqui. L’avvio di un procedimento formale conferisce alla Commissione il potere di adottare ulteriori misure di esecuzione, come ad esempio l’adozione di una decisione di non conformità. Tuttavia, l’organismo è tenuto ad accettare gli impegni assunti da Temu per porre rimedio alle questioni oggetto del procedimento.