Black Friday: per FederModa occorre puntare su nuovi modelli di vendita e consumo
Per gli operatori del fashion retail il 2024 è stato un anno particolarmente difficile. I dati di Federazione Moda Italia mostrano infatti che i consumi di abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, tessile casa e articoli sportivi andare al rallentatore rispetto al 2023. I mesi di luglio e agosto si sono chiusi, rispettivamente, con un calo delle vendite del 3 e dell’8%. I dati un più confortanti sono arrivati dalle performance di settembre (+1,1%) e ottobre (+3,6%).
Davanti a questi numeri, gli operatori del fashion retail si interrogano in merito al Black Friday domandandosi quanto possa rappresentare un vantaggio e quanto invece rischi di trasformarsi in una sfida controproducente per il settore.
Leggi anche:
Black Friday 2024 all’insegna della stabilità: il 46% degli italiani spenderà come nel 2023
In merito, con una nota stampa diffusa il 28 novembre, Federazione Moda Italia, ribadisce attraverso le parole del presidente Giuli Felloni, la necessità di “trovare un equilibrio anche nei modelli di vendita tra chi pensa che questi sconti in piena stagione possano creare confusione nel consumatore e, nel lungo termine, svalutare l’immagine del marchio e del negozio e chi ritiene che il Black Friday rappresenti una vetrina per aumentare gli acquisti, attirare nuovi clienti e contribuire a un immediato incremento del fatturato. Per questo sono sempre di più i commercianti di moda che stanno proponendo e promuovendo nuovi modelli di consumo più sostenibili attraverso promozioni mirate, iniziative etiche e proposte su capi realizzati con materiali riciclati o processi responsabili”.